Ci sarebbe il tempo per dare un segnale di attenzione alla comunità salernitana.
Rinnoviamo pubblicamente la richiesta di elargizione di un contributo per la riaccensione della Croce di San Liberatore. Ricordiamo che la Croce illuminata oltre ad essere un simbolo Cristiano è un simbolo identitario per tutti i salernitani. Esso è anche un elemento indicato nelle carte nautiche.
La sua accensione, quindi, contribuirebbe ad aumentare la sicurezza della navigazione perchè la Croce costituisce anche un punto di riferimento tradizionale per i pescatori salernitani e per chiunque va per mare.
Chiediamo ai consiglieri comunali di proporre un emendamento al bilancio preventivo di prossima approvazione per stanziare il contributo necessario all’associazione Luce del Liberatore.
Ricordiamo che le richieste al comune di Salerno, Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare nonchè la richiesta all’autorità portuale sono rimaste inevase ed alle stesse missive non è pervenuta nessuna risposta.
Le richieste, ricordiamo, sono state presentate dall’associazione Luce del Liberatore che si è costituita all’indomani dell’impegno assunto all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale di Salerno su proposta del sottoscritto.
Facciamo presente che l’amministrazione comunale non si è presentata nemmeno all’incontro convocato dal proprietario del suolo: RFI
Nell’immobilità e nel silenzio delle istituzioni l’associazione Luce del Liberatore, dopo aver ottenuto la disponibilità del suolo ed in collaborazione con il Popolo della Famiglia, prosegue la sua raccolta fondi».
Lo scrive in una nota Raffaele Adinolfi, coordinatore regionale Popolo della Famiglia