I costi che vanno da un minimo di 1150 euro a un massimo di 1650, e che comprendono l’allestimento degli spazi per un massimo di 60 invitati e il supporto dello staff dell’albergo, prevedono un introito per il Comune da 300 a 400 euro per ogni celebrazione civile. La decisione di autorizzare lo svolgimento dei matrimoni civili presso la struttura, tra le più suggestive di Amalfi e peraltro di proprietà del Comune, è stata dettata dal forte interesse di numerose coppie di sposi, che hanno manifestato in passato la volontà di convolare a nozze tra luoghi dotati non solo di grande fascino ma anche di ampia panoramicità.
La struttura ha finora ospitato solo matrimoni simbolici o religiosi, essendo dotata di una cappella prospiciente il chiostro. Suggestive furono le nozze con rito persiano svoltesi lo scorso settembre proprio all’interno del chiostro dove una coppia di sposi provenienti dall’Oriente si scambiò il fatidico “sì” dinanzi a un tavolo allestito con frutta fresca e secca, miele, ago e cotone. Oltre che a uno specchio che rifletteva la loro immagine mentre ricevevano i regali dagli ospiti.
Commenta