Di contro la Salernitana dovrà essere brava a dare seguito ai sette punti conquistati nelle ultime tre partite. Per farlo bisogna vincere, sfruttare al meglio il fattore casalingo e poi vedere cosa fanno le altre. Aprile è un mese chiave per il destino del club granata. La Salernitana giocherò 5 partite di cui tre in casa. C’è bisogno del ruggito dell’Arechi oltre che del massimo impegno e determinazione della squadra di Bollini per coltivare sogni play off. Partita con l’Ascoli che si giocaherà davanti ad una discreta cornice di pubblico e con la contestazione ormai sostituita dagli applausi per quanto di buono fatto in questa fase.
Si è passati dallo striscione “Indegni”, esposto a Benevento a “Meritateci” srotolato sui gradoni dell’impianto di Chiavari. Sulla stessa falsa riga si andrà avanti anche domani ma con la consapevolezza che questa squadra ha dato le risposte che un po’ tutti attendevano in questa fase delicata del torneo. Occhi puntati sulla ritrovata solidità del pacchetto arretrato con Gomis, Tuia e Bernardini che sono autentiche colonne. La duttilità del centrocampo granata e la pericolosità della prima linea. Bollini ha tante frecce in faretra dovràò essere bravo ad utilizzarle modellando la versione casalinga della Salernitana apparsa un tantino più incerta rispetto a quella tosta e gagliarda vista all’opera a Benevento prima e contro la Virtus Entella poi.