«Ti deve venire una brutta malattia a te a tua figlia, devi fare un sacco di ave maria per tua figlia, per poterla salvare. Togliti le mutandine tu e tua figlia. Non lasciarla mai sola, non farti trovare per strada se no ti butto per aria con tutto il passeggino».
Minacce e accuse che hanno spinto la donna a denunciare tutto ai Carabinieri che hanno raccolto il traffico telefonico da dicembre 2015 a marzo 2016. Ora il 38enne siciliano dovrà affrontare un processo il prossimo aprile davanti al giudice monocratico Carla Di Filippo, che presiederà il dibattimento.