Corecom Campania: in positivo il bilancio del 2016, record di conciliazioni

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Anche il 2016 si è chiuso per il Corecom Campania con risultati ampiamente lusinghieri. Con legittimo orgoglio possiamo comunicare che per il terzo anno consecutivo abbiamo raggiunto il record, in Italia, di istanze di conciliazione presentate presso i nostri uffici. Per l’esattezza abbiamo raggiunto quota 15.342, con una percentuale di esiti postivi che ve ben oltre il 60 per cento e che si è tradotta nella restituzione ai privati cittadini utenti delle società di telefonia o delle pay tv di oltre tre milioni di euro. Il tutto senza dimenticare che l’accesso alla conciliazione, obbligatoria per legge, è assolutamente gratuito.

Questo risultato dimostra l’efficacia dell’azione amministrativa di prossimità che svolgono i Corecom su delega dell’Agcom e conferma che il decentramento, se assistito da buone pratiche, realizza obiettivi soddisfacenti per la comunità. Quest’anno ci stiamo attrezzando per alcuni esperimenti-pilota che vedranno un ulteriore sforzo di radicamento territoriale orientato verso le province della Campania, per consentire agli utenti una più agevole trattazione dei ricorsi.

Sul fronte dei buoni risultati da esibire vanno inoltre menzionati i positivi obiettivi raggiunti, grazie anche all’indispensabile collaborazione della Rai Napoli, sul fronte dell’accesso radiotelevisivo: onlus, associazioni di volontariato e soggetti politici possono chiedere, ed ottenere attraverso il Corecom, di promozionare le loro attività con uno spazio che viene concesso, dalla terza rete Rai della Campania. Ed anche in questo contesto abbiamo registrato un considerevole incremento delle richieste, con il dato che diventa ancor più significativo se consideriamo che per effetto delle tornate elettorali del 2016 l’accesso è stato bloccato per qualche mese.

Il Corecom Campania è stato impegnato, appunto durante il periodo elettorale, sia per la sorveglianza sul rispetto della par condicio (è intervenuto in un paio di circostanze) sia sull’organizzazione della trasmissione dei messaggi autogestiti, che avviene con il raccordo tra soggetti politici richiedenti e televisioni e radio private disponibili a mandarli in onda.

Analoghi interventi sono stati operati nel settore della vigilanza sul rispetto delle norme che presiedono la pubblicazione dei sondaggi: il Corecom ha svolto le istruttorie derivanti da segnalazioni ed ha trasferito il tutto all’Agcom per la determinazione di eventuali sanzioni.

Sul fronte della tutela dei minori, un fronte particolarmente delicato e sensibile il Corecom ha avviato, nel 2016 le pratiche perché si realizzi nel 2017 una ricerca finalizzata ad ottenere, interpellando le scuole di tutta la regione, un quadro analitico sulle esperienze e sulle abitudini che i ragazzi hanno nell’impatto con il web e con i suoi pericoli. Sono state interpellate le università della Campania e in questi giorni perverranno le loro offerte, dopo di che si passerà alla fase di attuazione.

Sempre sul fronte della tutela dei minori si è anche tenuto un seminario su “Deontologia professionale dei giornalisti e tutela dei minori” che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo dell’informazione e tra i relatori il garante dell’Infanzia della Regione Campania, il rappresentante nazionale del Comitato Media e Minori e il dirigente Agcom addetto ai Corecom.

Anche nel 2016 il Corecom Campania ha provveduto a stilare la graduatoria fra le emittenti televisive che richiedono i contributi pubblici ed ha esaminato le pratiche presentate da ben 45 richiedenti ammettendone 33. Infine, ultima ma non ultima per significato, una notizia, che non va però inserita nel consuntivo 2016, trattandosi di iniziativa maturata in questo mese di marzo 2017: il Corecom Campania ha approvato la delibera con la quale ha messo in moto il meccanismo per la richiesta all’Agcom delle “seconde deleghe” ed ha trovato piena disponibilità da parte del Presidente del Consiglio regionale on. D’Amelio a supportare la sua azione.

Le seconde deleghe comprendono il monitoraggio sulla produzione delle tv private della Campania, la tenuta del Roc e soprattutto la definizione delle controversie scaturenti dal mancato accordo in sede di conciliazione. Quando le otterrà, speriamo presto, Il Corecom diventerà un vero e proprio “amministratore di giustizia”, potrà definire i contenziosi e tradurre sul piano pratico l’esigenza dello snellimento della giustizia civile, sempre più congestionata, attraverso la cosiddetta “risoluzione alternativa delle controversie”.

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