La donna ha allertato le forze dell’ordine che hanno reso inoffensivi gli ordigni facendoli poi brillare sulla spiaggia “Gabella”
Varie le ipotesi avanzate dagli investigatori circa la provenienza degli esplosivi, che potrebbero essere rimasti nel rudere per oltre cinquant’anni, prima di venire ritrovati dalla signora. La polvere ritrovata è simile a quella che veniva utilizzata per bucare le montagne nel dopoguerra, per la realizzazione delle gallerie della rete ferroviaria italiana. Naturalmente le indagini sono tuttora in corso. A darne notizia il quotidiano La Città oggi in edicola