Il tema dell’incontro nasce dalla volontà del Gruppo di Lavoro “Salute” coordinato da Geppina Pacilli di porre l’accento su una delle malattie del millennio che colpisce soprattutto le donne in maniera aggressiva e debilitante.
All’incontro interverrà il dottor Nicola Demetrio Pugliese, neurologo, Psichiatra, Psicoterapeuta, Direttore dell’UOC di neurologia presso l’AOU di Salerno che illustrerà la problematica e relazionerà sugli ultimi risultati ottenuti dalla ricerca scientifica, mentre il dottor Ugo Flamma, Radiologo, Direttore Sanitario del CEDIR s.r.l. si soffermerà sull’importanza che la diagnostica per immagini assume nella formulazione di una corretta diagnosi.
La Cefalea è un sintomo estremamente comune e di grande diffusione nella popolazione generale; solo il 4-5% delle persone dichiara di non avere mai sperimentato un episodio di cefalea.
Le più colpite, con netta prevalenza, sono le donne la cui vita riproduttiva è scandita da fasi ormonali che modulano ed attivano la suscettibilità ad avere emicrania.
L’emicrania, in particolare, si configura come un esempio di malattia di genere : la maggiore frequenza e gravità delle crisi, la complicazione dell’emicrania mestruale, severa e difficile da trattare, l’emicrania scatenata dalle cure mediche ed ormonali, la maggiore suscettibilità ad ammalare di depressione con peggioramento del dolore, sono le prove inconfutabili di un cammino di sofferenza che occupa troppo spazio nella vita delle donne.
La Medicina è arrivata con spaventoso ritardo a comprendere l’importanza clinica e scientifica dell’emicrania e delle cefalee in generale : la prima vera classificazione infatti risale appena agli anni 60 e le terapie sono una conquista ancora più recente.
Oggi è possibile curare con ottimi livelli di efficacia le crisi emicraniche e, soprattutto, è possibile prevenirle con farmaci tollerati ed efficaci ed un corretto stile di vita.
La profilassi del dolore emicranico assume maggiore importanza, come tutti i dolori neuropatici, se si considera che l’ emicrania tende a peggiorare per tutta la vita riproduttiva della donna e se si considera un rischio non trascurabile di cronicizzazione del dolore.
Tra l’altro, prevenire l’emicrania significa anche controllare un potenziale fattore di rischio di malattia cerebrovascolare a cui la donna è maggiormente esposta in relazione a trattamenti ormonali che possono accrescere il rischio tromboembolico.
La giornata divulgativa dedicata alle “ Cefalee nelle Donne “ assume pertanto il significato di un incontro rivolto a dare importanti informazioni, non solo per migliorare la propria qualità di vita, ma anche per comprendere come una tappa della prevenzione sia necessaria per prevenire e curare altre malattie.