Un ragazzino era arrivato al Comune, accompagnato dal padre, con una raccolta di firme degli alunni dell’Istituto Comprensivo Salvemini, per chiedere alla sindaca Cecilia Francese di realizzare un campetto da calcio in un’area non utilizzata nei pressi della scuola. Immediatamente la prima cittadina aveva dato mandato all’assessore all’Area Sociale Michele Gioia e al consigliere comunale di Con Cecilia Stefano Romano di interessarsi alla questione.
E grazie al loro impegno e all’iniziativa del piccolo alunno delle Salvemini, la giunta comunale, con delibera n. 65 del 24 marzo scorso, ha approvato un atto di indirizzo che impegna il dirigente del settore tecnico a verificare la fattibilità e la sostenibilità dell’intervento per realizzare il campetto da calcio chiesto da circa 120 alunni della scuola.
«Abbiamo risposto positivamente alla richiesta di questo bambino che ha voluto incontrarmi per consegnarmi personalmente le firme dei suoi compagni di scuola e dei residenti della zona – afferma la prima cittadina Cecilia Francese -. E’ nostro dovere prendere in considerazione le istanze, soprattutto dei bambini, per una città che deve vederli poter giocare in maniera serena. Una città che deve diventare a misura di famiglia».
«Siamo intervenuti subito per poter dare risposte ai ragazzi – ha affermato l’assessore all’Area Sociale Michele Gioia -. Risorse permettendo speriamo di riuscire a portare a termine questo progetto confidando anche nell’aiuto dei privati. Intanto il settore tecnico verificherà la fattibilità del progetto e l’utilizzo dell’area».
«Ringrazio gli alunni della scuola Salvemini che hanno dato a me e all’amministrazione comunale l’occasione di occuparci di questa problematica e cercare di dare risposte alle famiglie e ai ragazzi battipagliesi – dice il consigliere comunale Stefano Romano -. L’azione della sindaca e del movimento Etica per il Buon Governo è da sempre improntata al bene comune e al benessere dei cittadini. Siamo fiduciosi che in breve i ragazzi del quartiere possano avere un luogo dove giocare liberamente».
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