Lo ha detto Pietro Spirito, presidente dell’Autorità portuale del Mar Tirreno centrale, che comprende Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, parlando del waterfront dello scalo marittimo partenopeo, nel corso di un incontro promosso in città dal Propeller Club Port of Naples. “Fin quando ci sono io, non funziona che a decidere siano le forze economiche – ha affermato – e so di attirarmi dei nemici, ma è così”.
“Ora stiamo completando la progettazione definitiva del waterfront insieme con Regione, Comune e Sovrintendenza – ha sottolineato – Dobbiamo fare alcune cose fondamentali, non tutto il waterfront perché è molto vasto”. “Quindi affrontiamo la parte più delicata – ha proseguito – quella del Piazzale Angioino dove ci sarà la fermata della metro Porto”.
Toccherà anche alla nuova stazione marittima, per la quale “il progetto c’è ed è definitivo”. “Dopo l’ok metteremo a gara i lavori – ha aggiunto – A molti non piacerà, faremo un dibattito”. Spirito ha ribadito che i Magazzini generali ospiteranno il Museo del Mare e della migrazione. E ha evidenziato che nel molo Immacolatella, “nella mia idea ci sarà un infopoint”.
Il progetto contempla anche “un meccanismo di connessione tra città storica e porto, con passeggiata pedonale di collegamento tra Piazza Municipio e porto, un luogo che oggi ha ferita che si chiama Via Marina”.
“Avremo anche un polo di ricerca di eccellenza che digrasserà l’economia e l’ingegneria del mare – ha concluso – Stiamo lavorando con l’Università Parthenope per avere un centro di eccellenza che vogliamo aprire al mondo degli armatori napoletani, che hanno una grande tradizione”.
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