Lo afferma in una nota il Presidente della Commissione Trasparenza, l’avvocato Antonio Cammarota, che aveva mosso dure critiche alla proposta di regolamento, “un piano caso mascherato, inadeguato, speculativo, con ombre sul piano giuridico”, ed aveva invece proposto uno “strumento partecipato, semplice e incisivo, a tutela della nostra economia e alla valorizzazione della città turistica, produttiva, ordinata”.
In particolare, Cammarota aveva richiesto “la partecipazione delle categorie produttive del commercio e degli ordini degli architetti nonchè il coinvolgimento della magistratura penale, per l’armonizzazione architettonica, commerciale e giuridica, con specificazione della natura autorizzativa e non concessoria”; ma anche “convenzioni agevolate pubbliche per finanziare progetti di dehors dei nostri giovani e premialità fiscali per chi assume giovani salernitani”, individuando “aree e comparti omogenei per evitare sperequazioni, salvaguardando gli investimenti effettuati da chi ha speso soldi e energie in attesa del piano che non c’è”.
“Per il bene della città”, conclude Cammarota, “siamo pronti, come sempre, a collaborare da subito perché, in un prossimo consiglio comunale a breve, e non tra sei mesi, si approvi un piano giusto ed equilibrato di cui Salerno ha bisogno”.
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