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Taglialatela, ho detto Juve m.., non torno indietro

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“Chi si comporta in un determinato modo merita quel tipo di giudizio. A me pare una verità lapalissiana non sono io a aver revocato due scudetti alla Juve”. Così il deputato Marcello Taglialatela (FdI), componente della Commissione Antimafia, torna sulla frase “sono un ultrà del Napoli e canto Juve m…” pronunciata ai microfoni de La Zanzara.

“Non faccio un millimetro di passo indietro riguardo a questo giudizio che non è mio ma della giustizia sportiva. Io non rinnego nulla, chi si dovrebbe vergognare è chi ha corrotto o condizionato gli arbitri”, aggiunge. “Non ho fatto dichiarazioni contro la Juve e poi una cosa sono gli insulti sportivi altri gli insulti razziali. Una squadra che ha per effetto di una sentenza una revoca di scudetti per me merita quel tipo di appellativo quando commette quelle cose”.

Il parlamentare annuncia querele contro quei giornalisti “che hanno dato giudizi senza sapere come sono andate le cose. Io – conclude – faccio dichiarazioni quando penso che ci sono dati oggettivi ed un dato oggettivo c’e’ la revoca di scudetti. Comunque la vicenda Juventus davanti all’Antimafia non è finita”, conclude.

BINDI SU TAGLIALATELA. Le parole dell’on. Taglialatela sulla Juve sono gravi e inutilmente offensive anche verso la serietà e l’impegno del lavoro della Commissione Antimafia”: così la presidente dell’Antimafia, Rosy Bindi, da Madrid, sulle affermazioni del deputato di FdI. La Commissione Antimafia sta compiendo una inchiesta relativa ai rapporti tra Juventus e ultrà.

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