Sul caso indagano i carabiniere. Il 36enne che lavorava all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, potrebbe essersi tolto la vita iniettandosi un potente anestetico. Sulla salma è stata disposta l’autopsia. Scossa dalla notizia la comunità di Bosco dove viveva la famiglia dell’infermiere.
Il quotidiano on line ilDisapariquotidiano.it aggiunge ulteriori dettagli a quanto accaduto. Il 36enne – si legge – si è iniettato una fiala letale di un potente anestetico. Così ha trovato la morte Mario Fiorentino, infermiere specializzato in servizio presso le sale operatorie del reparto di chirurgia e presso l’ortopedia dell’ospedale Rizzoli.
Sono bastati pochissimi istanti e il suo cuore ha cessato di battere. La siringa ancora conficcata nel braccio a testimoniare l’inequivocabile agire. Il tragico gesto, probabilmente già maturato da tempo, è stato compiuto nelle ultime ore di un maledetto mercoledì, nella sua abitazione presa in fitto sull’isola proprio per essere più costante e presente nel suo impiego presso il nosocomio dove prestava servizio.
A rinvenire il corpo ormai privo di vita dell’infermiere un collega allarmato dalla sua mancata presenza a lavoro e dalla impossibilità di contattarlo ormai da lungo tempo. L’uomo, recatosi presso l’abitazione, ha lanciato subito l’allarme, chiedendo l’intervento dei sanitari del 118 e della Polizia, ma ormai per Mario Fiorentino non c’era più niente da fare. Erano ormai le 11,30 quando è partito la chiamata d’emergenza.
Nessun biglietto o lettera che potesse aiutare a comprendere la vicenda. Perquisita anche l’auto del giovane, una Seat, notata da un vicino, dove erano custoditi alcuni attrezzi e generi da lavoro.