Più in generale, tuttavia, ho avuto modo di evidenziare come l’intera comunità cittadina abbia un “debito” nei confronti di quella parte della città che, come tutti gli altri salernitani, con le sue risorse, da anni contribuisce ai progressi del centro senza però avere ottenuto dalle amministrazioni via via succedutesi pari riconoscimento ed attenzione.
Richiamando nel mio intervento quanto l’allora candidato sindaco Vincenzo Napoli ebbe ad ammettere in un pubblico incontro a Sordina durante la campagna elettorale, ho sottolineato come sia giunta l’ora che l’intera collettività si faccia carico di un risarcimento di attenzione specifica a quella parte del territorio che, con uno sforzo sincero, può divenire realmente una risorsa per tutti.
Ho altresì proposto di realizzare un asilo nido o comunque un kindergarten all’interno della Cittadella giudiziaria visto il prevedibile enorme afflusso giornaliero tra magistrati, funzionari, cancellieri, avvocati ed altri operatori del diritto nonché professionisti, utenti e cittadini comuni che vi trascorreranno molte ore della giornata o accederanno una tantum negli uffici e nelle aule di giustizia.
È lo stesso nome dato alla struttura ideata da Chipperfield che lascia intendere che quegli spazi saranno quotidianamente impegnati da una moltitudine di persone e che, dunque, come per talune grandi multinazionali che tutti abbiamo segnalato per civiltà e sensibilità nei confronti dei propri dipendenti avendo previsto all’interno delle proprie strutture asili nido, anche noi a Salerno ben potremmo dimostrare pari civiltà e sensibilità, peraltro difendendo un unicum nel nostro Paese e non solo. Sarebbe una ulteriore dimostrazione della eccellenza del servizio pubblico dei “nidi” nella nostra città, circostanza evidente a tutti.
E sempre in relazione alla sua prossima apertura – nell’ambito penale, si stanno notificando i primi decreti di citazione a giudizio per gennaio 2018 con l’indicazione di aule presso la Cittadella – ho proposto di individuare anche parcheggi riservati alle sole donne incinte, una vera ed appropriata quota rosa non per il fatto che si tratti di donne, piuttosto per la priorità e l’attenzione massima che tutti dobbiamo dedicare a chi porta in grembo vite nuove.
Anche su tali proposte l’Assessore al Bilancio ha espresso piena disponibilità condividendone peraltro bontà e fini.
Per tale ragione, allora, proporrò a breve un tavolo informale di lavoro con magistratura, assessorati ed istituzioni competenti, ordine degli avvocati e rappresentanti delle categorie interessate per verificarne fattibilità e reali intenzioni.
Il futuro prossimo ci dirà quanto serie saranno le promesse e quanto vere le intenzioni.
Leonardo Gallo