“La mia prima interrogazione fu del 2015, poi riproposta nel consiglio comunale del 15.2.16 e del 25.10.16”, ricorda Cammarota, “perché col P.U.C. numerosi terreni furono trasformati da agricoli in edificabili solo sulla carta”, spiega Cammarota, “ma la variazione impose aumento catastale e quindi dell’IMU tant’è che, oltre al pagamento dell’IMU 2015 e del 2016, il Comune richiese anche gli arretrati con cartelle esattoriali che in molti casi superano il valore dei terreni, a fronte di un vantaggio inesistente”.
Le risposte furono favorevoli ma nulla è stato fatto, conclude Cammarota, perchè “ancora oggi si promette di intervenire nel nuovo Puc ma chi decide, e chi partecipa alla maggioranza di chi decide, non dice se le cartelle vanno pagate oppure no”.
Intanto La Nostra Libertà, dichiara il responsabile dell’associazione il geom. Paolo De Marco, “procederà a una raccolta firme per l’immediata sospensione dell’Imu e per il rimborso di quella già pagata”.