L’incontro, organizzato in collaborazione con il Liceo Classico “T.L.Caro”, è realizzato grazie alla partecipazione del’Assessorato alla Cultura del Comune di Sarno. Con Jack Hirschman, saranno presenti il sindaco del Comune di Sarno, Giuseppe Canfora, l’assessore alla Cultura Vincenzo Salerno, Raffaella Marzano, storica traduttrice di Hirschman e codirettrice di “Casa della poesia”, Sergio Iagulli, codirettore di “Casa della poesia”.
L’incontro con gli studenti, aperto al pubblico, sarà l’occasione per realizzare un viaggio nella poesia del grande poeta americano Jack Hirschman. Nell’originalità della sua scrittura, sono riscontrabili le influenze giovanili, le letture dei primi anni (Crane soprattutto) e la tendenza a una scrittura creativa e sperimentale (si è laureato con una tesi su Joyce). Negli anni successivi emergono i temi e gli strumenti letterari, culturali e politici fondamentali per il poeta (il surrealismo, la cabala, la cultura yiddish, Mayakovsky, Hemingway, Artaud, Ginsberg, Pasolini, il jazz, la generazione beat, il comunismo).
Fondamentale per il poeta l’incontro con il marxismo e l’impegno politico e la conseguente capacità di commuoversi e di partecipare concretamente alle povertà e ai disagi dei più deboli nelle periferie degradate o in qualsiasi altra parte del mondo. I testi più apertamente politici, si affiancano a bellissime poesie d’amore (per le donne della sua vita, per la madre, per gli amici più cari), conservando un’inaspettata e originale unità. Molte le poesie dedicate alla vita di strada e alla umanità varia che la frequenta, rapidi bozzetti nei quali entrano i protagonisti dell’“incubo americano”, un’umanità esclusa, dolente e sofferente nel cuore dell’opulento occidente. L’irruzione nel nuovo millennio è vista e descritta come una sorta di furente colpo di coda di una civiltà occidentale in agonia, senza controllo e in preda ad una arrogante frenesia autodistruttiva. Dopo il crollo dei muri, Hirschman non può esimersi dal gridare con forza il suo sdegno e la sua rabbia per le persistenti ingiustizie del mondo, continuando però ad avere fiducia negli uomini e nella poesia.
Jack Hirschman ama trascorrere lunghi periodi in Italia e frequentemente dalle nostre parti. D’altronde è stato lui che ha sdoganato il poeta salernitano negli Stati Uniti ed ha ricevuto il Premio Alfonso Gatto (sezione internazionale) nel 2007. E’ stato insignito della cittadinanza onoraria di Baronissi nel 2008. Insomma ha di sicuro un legame speciale con il territorio salernitano. Così sabato 8 aprile sarà presentato il suo nuovo, straordinario libro “L’Arcano del Vietnam