Maria Rita ha parlato di questi aspetti della sua vita privata ad alcuni amici, e secondo quanto affermato dal fratello e dal fidanzato storico agli inquirenti, lei sarebbe rimasta emarginata, sola, esclusa. Quel cognome le veniva fatto pesare come un’onta, ingiusta. Un quadro, quello del suicidio dovuto all’isolamento, che secondo Federico Cafiero de Raho, procuratore capo della Dda che sta seguendo la vicenda, è assolutamente plausibile. “È un episodio gravissimo che deve toccare la coscienza di tutti. Siamo tutti responsabili di questa tragedia”, ha affermato De Raho.
E così, a 24 anni, Maria Rita si è gettata nel vuoto da un balcone. E non è tutto. L’avvocato della famiglia, Renato Russo, ha chiesto che venga eseguita un’autopsia, perché “la sera prima del suicidio la madre l’ ha vista alterata, per questo teme che qualcuno abbia potuto drogarla senza che lei se ne rendesse conto“. L’esame tossicologico, dunque, potrebbe dare qualche risposta in più, anche se forse i contorni di questa terribile vicenda sono già stati delineati.
Fonte liberoquotidiano.it