La manifestazione, dal profondo significato religioso e popolare, nasce nel 1983, in piena fase post terremoto, con l’intento non solo di rievocare la Passione di Cristo, ma anche far conoscere e rivalutare la ricchezza storico-artistica di un centro storico ferito dal terremoto e abbandonato dai suoi abitanti. Ma inizialmente la rievocazione, che per problemi organizzativi, nell’arco della sua storia, non si è tenuta per alcune edizioni, toccava solo le strade contigue la parrocchia organizzatrice, in particolare Via Tasso e Largo San Tommaso D’Aquino, piazza dove si affaccia la chiesa di San Domenico, ed era poco seguita anche perché poco conosciuta; in questi trenta anni, è riuscita, man mano, a coinvolgere altre parrocchie, snodandosi, adesso, per quasi tutto il centro storico cittadino, nel frattempo rinato a nuovo splendore, e ad arricchirsi sia da un punto di vista scenografico che nei dialoghi tra i protagonisti. Quest’anno particolare cura è stata data sia alla scena del processo religioso, dove è stato approfondito il dialogo tra i sommi sacerdoti, sia alla disposizione scenografica dei personaggi nell’Orto degli ulivi. Raggiunto l’importante traguardo delle trenta edizioni è ormai una manifestazione consolidata: coinvolge oltre 130 figuranti, molti dei quali impegnati nella rievocazione sin dalle prime edizioni, e si contraddistingue per la fedeltà dei costumi, la suggestiva atmosfera che ricrea tra i vicoli del cuore antico della città, la cura nella scelta degli scorci del centro storico più adeguati alle varie scene.
Ed è palpabile l’emozione tra i sempre più numerosi spettatori che ogni anno fanno da cornice alla Via Crucis, provenienti anche da fuori città, desiderosi di rivivere uno dei momenti religiosi più intensi dell’anno liturgico cristiano, nello scorgere, tra i tanti, la figura di Armando Giordano nei panni di Pilato, il volto sofferente sotto il peso della croce di Fabio Lamberti che interpreta Gesù, i dolci lineamenti di Maria Grazia Torraca, nelle vesti della Madonna, la fierezza di Rosario Giordano come comandante dei soldati ebraici e di Pasquale Senatore, il centurione romano. Accanto a loro i tanti ragazzi delle comunità parrocchiali del Volto Santo e della Medaglia Miracolosa e delle scuole primarie Monterisi e Don Milani, oltre a quelli della comunità organizzatrice, che, insieme alle donne e agli uomini, interpreteranno il popolo
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