Site icon Salernonotizie.it

Lavoro, diritti e dignità: la protesta dei lavoratori ambulanti di Salerno

Stampa
Lavoro, diritti e dignità per tutti i lavoratori ambulanti di Salerno. Su questo si muoverà il corteo organizzato per martedì 11 aprile che partirà da Piazza Ferrovia per poi concludersi davanti la sede del Comune. Alla manifestazione organizzata dalle comunità salernitane del Senegal e del Bangladesh parteciperanno anche i rappresentanti della Cgil di Salerno con in testa il Segretario Anselmo Botte. In un volantino che sarà divulgato durante il corteo sono state spiegate le motivazioni alla base della protesta:

«Prima cosa: noi siamo qui da più di trent’anni, facciamo una vita di pura sopravvivenza, siamo lavoratori ambulanti e paghiamo le tasse per questo. Non chiediamo l’elemosina a nessuno e non vogliamo avere favori da nessuno solo perché siamo stranieri. Vogliamo continuare a lavorare onestamente e con dignità in uno spazio che ci venga riconosciuto ed assegnato una volta e per sempre».

«Non possiamo ogni anno supplicare il Comune di Salerno per trovare un posto dove poter lavorare in pace. Ancora una volta ci viene proposto un mercato etnico in periferia, lo diciamo con forza e con chiarezza: non andremo mai nella struttura del Lungomare Colombo a Pastena! Abbiamo già dato retta al comune una volta con il mercatino etnico di via Vinciprova, è stato un totale fallimento e non siamo disposti a subire un’altra ghettizzazione».

«In quei mercati non si riusciva a vendere niente come niente abbiamo venduto quando per quindici giorni siamo andati sul lungomare di Pastena. E così oggi abbiamo deciso di protestare per dire al Comune che così non si va da nessuna parte, che non ci può usare come gli pare e piace e spostarci come pecore a suo piacimento. Vogliamo dire la nostra a chi guida questa città e concordare insieme qual’è la cosa migliore da fare».

«Abbiamo anche noi delle proposte e vogliamo dialogare per capire se si possono avverare, senza che questo si scontri con il decoro di questa città, che è anche la nostra città, nella quale abbiamo deciso di vivere e che amiamo come la nostra patria. E, com’è nostra abitudine, sfiliamo pacificamente, in punta di piedi. Non vogliamo pestare i piedi a nessuno, ma vogliamo che nessuno pesti i nostri, che già non sono in buone condizioni».

COMUNITA’ DEL SENEGAL e COMUNITA’ DEL BANGLADESH SALERNO

Exit mobile version