Il corpo è stato stato trovato ieri pomeriggio in una stradina, nei pressi del Parco Le Ginestre, sotto ad un cavalcavia da un passante che aveva portato il cane a fare un giro. Marco era scomparso da casa da giovedì.
Ieri il tragico ritrovamento. I carabinieri hanno fermato un tunisino, M. N., 25 anni, amico della vittima. Il presunto omicida più volte avrebbe minacciato il ventenne. Givedì sera, accecato dalla gelosia ha messo in pratica la vendetta uccidendo Marco con un fendente alla gola.
Borrelli, pur perdendo molto sangue, ha cercato di scappare verso una strada sconnessa, ma percorsi circa venti metri sarebbe caduto. Da lì a poco, nel giro di venti minuti, è sopravvenuta la morte.
Il tunisino, che risiede dalla nascita ad Agropoli, è stato ascoltato per tutta la notte dai Carabinieri. Gli investigatori stanno cercando di capire anche cosa abbia fatto dopo l’assassinio e se altre persone fossero al corrente di quanto accaduto.
La zia della vittima sul luogo del ritrovamento del corpo di Marco ha detto: «Colpa della gelosia ma si è trattato di un gesto premeditato Persone che fanno cose del genere non possono circolare ma vanno rinchiuse».
Tanti anche i messaggi sul social Facebook da parte degli amici del ventenne, che amava la musica e le moto. Un giovane come tanti, che aveva frequentato l’Istituto Professionale e adesso si affacciava alla vita lavorativa, seguendo le orme del padre che gestisce un’attività di rimessaggio di barche. Gli piaceva trascorrere ore con gli amici e andare in palestra
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