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Blasfemia e cattivo gusto in un locale di Salerno, la denuncia

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Una locandina pubblicitaria per invitare a una serata gay al Bar Verdi di Salerno. Fin qui nulla di strano. La polemica è nata perché la locandina in questione prende spunto dal celebre dipinto raffigurante “L’ultima cena”. Solo che qui, al posto del Cristo e degli apostoli, vi sono raffigurati uomini a torso nudo, alcuni dei quali mentre si baciano. Questo ha scatenato alcune reazioni del mondo politico.

“Mentre è ancora caldo il sangue dei Cristiani massacrati in Egitto per mano assassina, Salerno si prepara a fare strage di rispetto e buon gusto. E così, nel giorno dei Sepolcri, giovedì Santo, qualche blasfemo animatore della vita notturna giovanile ha pensato bene di organizzare in un noto locale salernitano del Parco Arbostella un evento “L’ultima cena” per strumentalizzare le immagini e le ricorrenze sacre. Una serata che ha come immagine di richiamo una scena in cui si ritrae Gesù Cristo in un’ultima cena gay”. Lo scrive Raffaele Adinolfi del Popolo della Famiglia

“Le parole riportate dall’organizzatore sulla sua pagina Facebook “non siamo blasfemi…. ma alternativi” ci sembrano incomprensibili. A noi del Popolo della Famiglia sembra che le immagini siano offensive ed alternative solo ad un cosa: il buon gusto. Sarebbe bello se proprietari e gestori annullassero la serata in segno di rispetto dell’intera comunità e delle sue tradizioni. Quel rispetto che le minoranze richiedono ma che spesso non sono disposte a concedere. Noi del Popolo della Famiglia possiamo solo manifestare pubblicamente il nostro sdegno ed invitare tutti i salernitani: credenti e non credenti, a fare altrettanto.

L’avvocato Fabio Mammone, vice coordinatore cittadino di Forza Italia Salerno ha chiesto “l’annullamento della serata di giovedì sera”. Secondo Mammone “gli organizzatori non sono né blasfemi, né alternativi ma semplicemente fuori luogo ed irriguardosi. Sono certo – aggiunge – interverranno i titolari del locale e le istituzioni della città. Ci sono gli estremi per farlo. La religione cristiana nulla ha da spartire con le istanze gender. Chiedere rispetto per la propria libertà vuole dire dare attenzione anche a quella degli altri”.

A condannare questa scelta pubblicitaria ci ha pensato anche Raffaele Adinolfi, il quale da Facebook dice: “Mentre è ancora caldo il sangue dei Cristiani massacrati in Egitto per mano assassina, Salerno si prepara a fare strage di rispetto e buongusto. Qualche blasfemo animatore della vita notturna giovanile – aggiunge – ha pensato bene di organizzare un evento “L’ultima cena” per strumentalizzare le immagini e le ricorrenze sacre.

Una serata che ha come immagine di richiamo una scena in cui si ritrae Gesù Cristo in un’ultima cena gay. A noi del Popolo della Famiglia sembra che le immagini siano offensive. Sarebbe bello se proprietari e gestori annullassero la serata”.

Non ci sta, a questi attacchi l’organizzatore della serata, Emanuele Avagliano, che all’Ansa spiega così il gesto: “Innanzitutto il locale non è responsabile della comunicazione che, invece, è stata curata da noi. Per quanto riguarda la locandina non è stata assolutamente pensata in un’ottica di offesa. Io sono cresciuto con questa religione e sono praticante. Mai mi sognerei di offendere i valori cristiani nei quali credo.

Non tollero, però, che altre persone, semmai per una visibilità politica, utilizzino questa situazione. Forse Adinolfi ha bisogno di avere visibilità politica per il futuro e quindi sta strumentalizzando questo recente episodio. Determinate persone pensassero a fare la politica in modo serio e non scomodassero i recenti e tragici massacri in Egitto. Mi ferisce e colpisce questo atteggiamento”.

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