«Ci meraviglia che qualcuno possa mostrarsi preoccupato – commenta il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -, perché l’Arpac non ha fatto altro che confermare i risultati già evidenziati lo scorso febbraio.
L’agenzia ambientale ha preso in considerazione, nuovamente, la fascia di balneazione ebolitana, dividendola in quattro sezioni. Ebbene, dagli esami effettuati risulta che ben 3 fasce su 4 sono state dichiarate ottime, come già nello scorso febbraio e come da noi comunicato alla comunità ed agli operatori turistici».
In sostanza, l’unica criticità riguarda la fascia a ridosso della foce del fiume Sele, esattamente come era accaduto lo scorso febbraio e che ha fatto scattare l’obbligo di un’ordinanza di divieto da parte del Comune di Eboli.
«I rilievi dell’Arpac – sottolinea l’assessore comunale all’ambiente, Ennio Ginetti – riguardano solo gli ultimi 300 metri della foce del fiume Sele, peraltro una zona riservata alle esercitazioni di tiro dell’Esercito.
Da parte nostra, pur accogliendo con favore la conferma della piena balneabilità lungo la quasi totalità del litorale ebolitano, continueremo a mantenere la massima attenzione, con il controllo del territorio contro ogni forma di scarichi reflui».
Proprio rispetto alla necessità che il territorio si attrezzi in termini di controllo e di prevenzione, il Comune di Eboli metterà faccia a faccia i rappresentanti dei territori interessati. «A breve convocheremo tutti i Comuni bagnati dal fiume Sele – annuncia ancora il sindaco Massimo Cariello – per chiedere un maggiore controllo ed avviare il cosiddetto “Contratto di Fiume”.
Si tratta di un’intesa tra Comuni che, insieme con i dati Arpac che confermano la balneabilità lungo la maggior parte del litorale, consentirà alle nostre realtà turistiche di poter sperare in una stagione migliore, garantendo accoglienza e servizi ai turisti che arriveranno».