“Si tratta di una grande retrospettiva”, afferma Rita Rocconi, responsabile del progetto espositivo “che rappresenta il percorso artistico di una vita dedicata all’arte. Un percorso artistico iniziato negli anni ’60 e ancora oggi molto prolifico, come testimonia l’ultima produzione -dal 2000 ad oggi- con la quale si è deciso di iniziare il percorso espositivo di questa mostra”.
Poi un tuffo nel passato, di decennio in decennio: le opere degli anni ’60, ’70, ’80 e ’90, per passare poi ai disegni in bianco e nero, all’esperienza con la ceramica, agli acquerelli, ai manifesti per il cinema, ai disegni umoristici, ai tanti bozzetti di vetrate, dei quali rimane solo quello della chiesa francescana al Terminillo. Un’opera omnia dalla quale emerge un ritratto poliedrico di Antonietta Innocenti, un’artista unica, che ha saputo maneggiare l’arte con grande maestria. In particolare il lavoro dei manifesti per il cinema costituisce un unicum nel suo genere: una giovanissima Antonietta Innocenti (non ancora maggiorenne) realizzava questi lavori, dipinti a tempera su carta, di film in programmazione nelle sale del cinema gestito dal padre a Foligno.
Nell’ultima produzione -dal 2000 ad oggi- tutto l’universo creativo di Antonietta Innocenti si concentra sulla figura femminile. Del resto nella storia dell’arte la donna è stata sempre fonte d’ispirazione per gli artisti: viene vista come madre, come modello di bellezza, comefemme fatale, come incantatrice o essere angelico, come veicolo di emozioni, ma comunque eternamente protagonista della grande arte. Le donne di Antonietta Innocenti sono donne sensuali, eleganti, misteriose che seducono e spaventano, fragili ma sicure di loro stesse, dolci, ma mai ingenue.
“Sono così forti da potersi permettere di non indossare alcuna maschera, libere di essere vulnerabili, libere di provare emozioni, di correre anche il rischio di essere felici”…e Antonietta è tutto questo! La mostra è promossa dal Comune di Salerno in collaborazione con il Club Soroptimist di Salerno con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno e il sostegno dell’azienda Elève