Site icon Salernonotizie.it

Due morti sulla nave dei migranti, in 100 resteranno a Salerno

Stampa
A causa del mare agitato per le avverse condizioni meteo è slittato di un’ora l’arrivo al molo Manfredi della nave Gregoretti della Guardia Costiera che trasporta 400 migranti. Poco dopo le 10.30 lo sbarco

A bordo anche le salme di due donne i cui corpi sono stati recuperati in mare. Mentre il mondo dell’associazionismo e del volontariato è pronto ad aiutare chi arriva, il nodo centrare resta la loro collocazione nelle prossime settimane, mesi. I livelli di guardia sono elevati già da ieri, quando si è diffusa la notizia dello sbarco di oggi. Si temono proteste, come già accadde, ad esempio, a Vibonati a fine anno.

NEL DETTAGLIO

Non vi sono emergenze sanitarie ma, rispetto alle scorse volte, sono stati registrati molti casi di ustionati. Diverse anche le donne incinte che verranno sottoposte a controlli all’ospedale Ruggi di Salerno, cosi come tutte le persone che ne avranno necessità. Cento migranti rimarranno in Campania (tra questi i minori e le gestanti), altrettanti in Lombardia ed Emilia Romagna, 50 nel Lazio (escluso Rieti) e 50 in Veneto. Nell’ambito delle indagini su scafisti, gli uomini della squadra mobile della Polizia di Stato stanno sentendo due persone.  È stato anche sequestrato un cellulare ad un cittadino presumibilmente libico.

FOTO

VIDEO

INTERVISTA AD ANSELMO BOTTE

Dei 400 migranti, 100 resteranno in Campania, 100 in Emilia Romagna, 100 in Lombardia, 50 in Veneto e 50 nel Lazio, esclusa la provincia di Rieti. Non sono state segnalate particolari emergenze sanitarie a bordo, così come sembra essere stata esclusa la presenza di minori non accompagnati.

Il Prefetto di Salerno come prima cosa ha inteso ricordare che “anche oggi abbiamo due vittime sulla nave. Non dobbiamo dimenticarlo. È sempre una tragedia. Ancora una volta abbiamo dimostrato, come città, la nostra straordinaria capacità di accogliere queste persone. Deve essere il momento della solidarietà tra italiani e non. Queste persone le dobbiamo distribuire sui nostri territori e non deve esserci un carico eccessivo in alcune realtà rispetto ad altre, ma ci sia una equa distribuzione. Dunque, non solo sforzo di solidarietà verso i migranti, ma anche e soprattutto tra tutti noi. Bisogna capire la posizione dei sindaci che rappresentano un territorio e i propri cittadini. Non è tanto una posizione personale ma una dinamica che sul territorio è presente. Però, noi che viviamo questi ruoli di responsabilità dobbiamo gestire anche le cose complicate. Io confido molto nel senso di responsabilità dei sindaci – aggiunge il prefetto – che capiranno che devono tutelare i loro concittadini ma anche gli altri. Siamo tutti italiani”.

INTERVISTA AL PREFETTO MALFI

INTERVISTA NICOLA CANTONE DIRETTORE GENERALE RUGGI

 

 

Exit mobile version