Uno, il maresciallo aiutante Giuseppe Marcigliano, 55 anni, è originario di Polla, dove torna di tanto in tanto a trovare i parenti e dove in molti ieri sono stati in apprensione per lui. L’auto di servizio schiacciata a pochi metri di distanza dal crollo del cavalcavia della tangenziale.
L’auto di pattuglia di cui Marcigliano faceva parte, era proprio li parcheggiata sotto quella rampa di collegamento del viadotto della tangenziale di Fossano che di li a poco sarebbe crollata su via Marene, la strada sottostante. Al momento del crollo quasi come un miracolo, nessuno della pattuglia era in auto e nessun’altra auto era in transito sul viadotto. La loro auto si è praticamente distrutta.
I militari, secondo le prime informazioni, hanno sentito degli scricchiolii e hanno fatto in tempo a mettersi in salvo. In via precauzionale, la polizia locale, con l’ausilio delle altre forze dell’ordine, sta lavorando alla chiusura totale della tangenziale. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, ed il personale del Comune interessato stanno cercando di comprendere le cause del collasso della struttura.
L’Anas ha istituito una commissione d’inchiesta interna per accertare cause e responsabilità del crollo e dichiara: “Il Presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani ha istituito nell’immediato una commissione d’inchiesta interna per accertare cause e responsabilità, presieduta dal generale dei carabinieri Roberto Massi, direttore della Tutela Aziendale di Anas – prosegue l’Anas – e composta da due ingegneri strutturisti ed esperti di tecniche costruttive.
“Siamo due miracolati” hanno invece dichiarato i due carabinieri scampati al crollo. Il collega di Marcigliano che di anni ne ha 55 ne ha invece 25. Sotto choc, i due militari sono stati visitati sul posto dal 118. Sul posto, per sincerarsi delle loro condizioni, il comandante della stazione di Fossano, maggiore Danilo Barbabella