Tanti gli interventi degli studenti del corso coordinati dalla prof. Vittoria Marino e dalla dott. ssa Letizia Lo Presti, molto interessati sulle capacità commerciali di un olio di tale fine produzione. Gli studenti i hanno dato pareri tecnici sulla possibile attrattività del prodotto olio attraverso il web ed i social network. L’esperto Lelj Garolla ha spiegato agli studenti quali sono stati nel corso dei tre anni i punti forti dell’associazione che ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui quello di Grande olio da slow food, il recupero di aree ambientali oggetto di abusi edilizi che invece ora sono state rimesse a coltivazione e tutelate nella loro integrità col territorio circostante, il ripristino delle aree a macchia ed oliveto attraverso il progetto educativo “Chi semina raccoglie” dove gli alunni delle scuole medie capresi sono stati messi a contatto con la terra attraverso la piantumazione di piccoli arbusti e alberi di ulivo ed avviati a quello che può diventare in futuro una vera e propria risorsa economica, proprio come l’olio era ai tempi dei loro progenitori.
L’esperto Lelj Garolla ha parlato anche delle criticità di cui inizialmente è stata oggetto l’Associazione dovute all’iniziale scetticismo di molti piccoli coltivatori del territorio di Anacapri che temevano una speculazione sull’area di terra che comprende tutta la fascia costiera ad ovest dell’isola, lungo l’antico sentiero dei fortini che va dalla Grotta Azzurra al Faro; gli stessi piccoli coltivatori si sono poi dovuti ricredere venendo anch’essi coinvolti nel progetto Oro di Capri volto a mettere a frutto la biodiversità della terra ed alla pratica di una coltivazione biologica delle olive per salvaguardare, senza scopo di lucro,l’habitat naturale di Capri.
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