I numeri sono spietati e parlano chiaro: una sola vittoria ed un pareggio nelle ultime sette partite di campionato, in cui ha incassato ben cinque sconfitte. Solo quattro punti, frutto del successo con il Latina e del pareggio con il Novara, poi una serie di pesanti battute d’arresto. Il Bari negli ultimi due mesi ha sempre perso fuori casa, arrendendosi a Carpi, Spezia, Pro Vercelli, Trapani ed Entella. In pratica l’ultimo colpaccio esterno dei biancorossi risale alla partita di Benevento dello scorso 21 febbraio. In generale fuori casa il Bari fin qui ha vinto solo in due occasioni ed ha un rendimento esterno inferiore a quello della Salernitana.
E’ nel girone di ritorno, però, che il cammino della squadra di Colantuono ha subito una netta involuzione: nonostante il cambio tecnico e gli investimenti nel corso del mercato di riparazione, il Bari non è riuscito a spiccare il volo. Nell’ultimo periodo l’infortunio di Brienza ha rappresentato l’ennesimo macigno che ha travolto ulteriormente la squadra, finita in un tunnel da cui stenta ad uscire. La sfida interna con il Verona di sabato scorso poteva costituire un’ancora di salvezza per il Bari che invece ha rimandato ancora, per la terza volta di fila, l’appuntamento con i tre punti. Dopo tre sconfitte consecutive, la squadra di Colantuono mette ora nel mirino la Salernitana, per riacciuffare i playoff.
La voglia di riscatto del Bari, però, deve fare i conti con l’emergenza: oltre a Brienza, il tecnico biancorosso, che ha già sfiorato l’esonero dopo la debacle col Verona, non avrà ancora disposizione l’infortunato Floro Flores. In infermeria c’è pure Raicevic ed è in forte dubbio anche Romizi, alle prese con un lieve stiramento al flessore. Nel lungo elenco degli indisponibili figura, infine, lo squalificato Parigini. E’ probabile che il Bari insista comunque con il 4-2-3-1 ma rispetto alla gara con il Verona nell’undici di partenza potrebbero essere inserite tre novità: Morleo, Basha e Macek.