Buongiorno direttore, la sua Salernitana ha agganciato il Bari in classifica e sembra davvero poter ambire ai playoff. Lotito ha detto che domani sarà all’Arechi e ha già suonato la carica. Che tipo di gara si aspetta e quanto può essere decisiva per le due squadre?
“Per le due squadre sarà una partita importante in chiave playoff sempre che alcuni risultati siano favorevoli sia per la Salernitana che per il Bari. Noi però non pensiamo ai playoff nel senso che dalle due prossime gare interne contro il Bari ed il Frosinone vogliamo ben figurare. Alla fine di queste due sfide vedremo cosa saremo riusciti a fare”.
I galletti sembrano essere crollati. Contro il Verona hanno rimediato la terza sconfitta consecutiva, non segnano da 270 minuti e nelle ultime 7 gare hanno raccolto solo 4 punti. Insomma, un ruolino di marcia da retrocessione. Se l’aspettava questo vistoso calo e a cosa la sua squadra dovrà fare maggiormente attenzione domani?
“Non dobbiamo cadere nel tranello di credere di trovare una squadra a pezzi, in crisi e rinunciataria. La verità è che ogni gara ha una storia a sè. E’ vero che il Bari ha perso gli ultimi tre incontri, ma poi bisognerebbe vedere se in effetti le sconfitte sono state meritate o meno. Com’è giusto che sia, credo che domani il Bari tirerà fuori gli artigli per avere la meglio sulla Salernitana. D’altro canto, noi avremo le giuste motivazioni per fare una prestazione all’altezza della situazione. Possiamo temere solo noi stessi! Facendo una partita attenta e diligente, credo che potrà arrivare un risultato positivo”.
Parliamo di Joao Silva, Rosina e Minala, i tre ex Bari che domani ritroveranno la loro vecchia squadra. Che stagione stanno disputando in maglia granata e qual è il loro stato d’animo?
“Joao Silva non ha purtroppo trovato continuità in termini di minutaggio poiché ha davanti un giocatore come Coda che sta facendo molto bene. Il portoghese è però uno che si applica molto ed è un professionista serio. Ogni volta che il mister lo ha chiamato in causa, lui ha sempre risposto alla grande. Per quanto riguarda Rosina, non si può dire che quella di quest’anno sia una delle sue annate migliori. Il suo però, Alessandro lo fa sempre. Minala? Dobbiamo registrare che il ragazzo, rispetto a quanto mostrato a Bari e a Latina, sta facendo molto, molto bene. Gli va dato il merito di essersi ripreso da un punto di vista psicofisico e di averci dato fino ad ora una grossa mano. Come li sto vedendo alla vigilia della partita? Queste sono sfide che non hanno bisogno di stimoli particolari e sono i giocatori stessi a trovarli dentro di sé altrimenti non potrebbero fare questo lavoro. Sono gare che si auto-motivano da sole”.
In occasione di una gara come Salernitana-Bari è inevitabile parlare dei tifosi e del loro gemellaggio. Anche domani si prevede la solita festa…
“E’ un gemellaggio ormai storico quello che unisce le due tifoserie. Sia quando si gioca a Bari che quando si gioca a Salerno, lo spettacolo è sempre assicurato sugli spalti e questo fa bene al calcio. In realtà dovrebbe sempre essere così. Quante presenze sono previste all’Arechi? Credo che supereremo abbondantemente le 12-13mila unità”.
Le va di sbilanciarsi con un pronostico secco?
“Dico solo una cosa: che vinca il migliore, e… speriamo di no!”.
Secondo lei, come finirà il campionato delle due squadre?
“Viviamo alla giornata e affrontiamo una partita alla volta. Come dico sempre io in questi casi, al termine del campionato tireremo le somme. Sebbene manchino poche giornate alla fine, dire come finirà credo sia azzardato. Il Bari e la Salernitana sono comunque due squadre ben attrezzate, ma ora pensiamo a domani e vedrete che sarà una bella partita sia sugli spalti che in campo”.