Il cognome non è un caso, l’autrice è nipote del boss di Marano Lorenzo Nuvoletta. Nella sua opera, un romanzo, racconta il travaglio di due fratelli, Vito e Barbara Cortese, nati in una famiglia camorrista, che scelgono di essere “altro” da essa. Le vicende sono romanzo, ma alcune delle sensazioni raccontate sono quelle dell’autrice.
Una donna che, di fronte alla sua nota storia familiare, ha scelto prima la strada dello studio e poi quella dell’insegnamento. Non per diventare un simbolo della lotta alla camorra, ma per essere solamente sé stessa, come spesso sottolinea.
In “Legami d’amore”, Barbara si sveglia una mattina a Firenze, la città della sua infanzia e di una vita che non c’è più da anni. Ricorda ancora l’alluvione del 1966, il giorno in cui trovarono il corpo della madre di Sonia, che fu adottata. Ricorda quella telefonata, apparentemente così innocua, di uno dei suoi zii che esortava il padre a trasferirsi a Napoli e a lavorare tutti insieme. Ricorda l’arrivo in Campania, i cugini numerosi e le zie premurose, le mogli degli amici e la madre che non è più lei.
Poi, con sempre maggior sgomento, ricorda i primi lunghi silenzi, i mugugni appena sussurrati e le voci che iniziano a circolare sulla sua famiglia, e quelle dicerie sempre più pesanti da sopportare. Tutto cambia, nuove regole non scritte, sguardi di comando, atti di violenza improvvisa… e allora Barbara capisce che ogni cosa è cambiata, che la vita non le appartiene più e che l’unica ancora di salvezza è l’amore che prova per suo fratello Vito.
Lui è diverso, lontano da tutti e da tutto, un ragazzo disperato e in fuga. Nato in una famiglia di camorristi ed omosessuale. Ecco perché Barbara è di nuovo a Firenze: per ritrovarlo e con lui ritrovare l’affetto che non sente più. Ma Barbara non sa che la sua famiglia veglia su di lei, nel bene come nel male.
I “Venerdì d’autore” sono organizzati dalla Pro Loco di Sant’Egidio del Monte Albino. Gli incontri si svolgono volutamente secondo una formula molto rilassata e conviviale, lontana dalle presentazione preconfezionate ed ingessate, che consegna pienamente l’autore e l’opera alla curiosità del pubblico. Lo scrittore infatti è di fronte al pubblico, a pochi centimetri da esso, e con esso interagisce nel corso dell’appuntamento, moderato dalla giornalista Susy Pepe.
Come sottolinea il presidente della Pro Loco Salvatore Ferraioli: “ I Venerdì d’Autore nascono per due motivi essenziali. Il primo è quello di dare un senso alla neonata biblioteca civica, dedicata all’Archeologo Ferdinando Ferrajoli, nostro concittadino e allievo di Amedeo Maiuri, e ideata con lo specifico scopo di farne un polo culturale aggregatore per la nostra città.
Il secondo, perché crediamo che possa essere un buon modo per contribuire alla crescita culturale e civile del nostro paese. Voglio ringraziare Alfonso Tortora, nostro socio, che si è fatto promotore dell’iniziativa e la vice presidente Angela De Rosa che ha coordinato l’organizzazione degli incontri assieme ad alcuni altri soci”.
I successivi incontri letterari saranno:
5 maggio 2017: “Balvano 1944. Indagine su un disastro rimosso” – Gianluca Barneschi
12 maggio 2017: “Resistenze. Esperimenti di microstoria attraverso tre biografie” – Nunzia Gargano
19 maggio 2017: “Nero. Diario di una ballerina”. – Letizia Vicidomini
26 maggio 2017: “Quarto piano interno tredici” – Pia Napoli
9 giugno 2017: “Storia dell’Italia Mafiosa” – Isaia Sales
16 giugno 2017: “Il buio dentro” – Antonio Lanzetta.