Processo per i 14 tifosi molossi per gli scontri del prepartita Nocerina-Perugia: l’accusa di devastazione ruota attorno a un video che non si trova. Al momento, agli atti del processo per gli incidenti del 30 agosto 2013, ci sono solo delle foto estratte dal video che però agli atti non c’è nonostante sia stato trasmesso dagli agenti del commissariato di Nocera Inferiore. Una prova decisiva, quel video girato dalla polizia scientifica, grazie al quale si sostanzierebbe la temibile accusa di devastazione che prevede una condanna dagli otto ai quindici anni di reclusione. Quel video, come racconta Le Cronache, potrebbe risultare fondamentale anche perché ci sarebbe una relazione del Comune di Nocera Inferiore che attesterebbe l’assenza di danni durante gli incidenti. Questo video, invece, attesterebbe la distruzione dell’arredo urbano dei giardini pubblici di piazza Michele De Santi per farne pietre, bastoni ed altri corpi contundenti utilizzati anche per aver danneggiato un auto della polizia.
La devastazione è reato molto più grave che le altre contestazione di resistenza aggravata a pubblico ufficiale con armi improprie e con numero superiore a dieci, per aver aggredito tre pulmini di tifosi del Perugia ed aver lanciato sassi, bottiglie e colpi di mazza di ferro contro polizia e carabinieri intervenuti per salvare i supporter ospiti dall’aggressione. I quindici sono anche accusati di lesioni ai danni di otto poliziotti. Intanto per il 15esimo denunciato all’epoca, che scelse il giudizio abbreviato a inizio mese la Corte d’Appello di Napoli ha confermato l’accusa di devastazione, dopo l’annullamento con rinvio della decisione di secondo grado di Salerno da parte della Cassazione.
Fonte Medianews