Al termine dell’ispezione le carenze e disfunzioni sono state segnalate alla Regione Campania. Secondo alcune indiscrezioni, pare che, l’intervento dei carabinieri del Nas sia stato determinato da una lettera anonima inviata ai militari in cui venivano denunciati i disagi in cui versa il Santa Maria dell’ Olmo. Dal blitz i Nas hanno riscontrato diverse problematiche quali carenze strutturali di diverso tipo, bagni per i pazienti inadeguati, spazi ristretti, pozzetti per i tombini a vista.
Viene inoltre constatata la mancanza di una “camera calda” per la consegna e accettazione dei pazienti. Dopo la revisione degli ambienti ospedalieri il comandate Vincenzo Ferrara si è recato dal direttore Nicola Cantone per chiarimenti. Rassicurazioni sono giunte in merito. Il direttore Cantone ha, infatti, illustrato come sono sono già in programma interventi strutturali per riportare alla struttura i requisiti minimi di idoneità.
La data di avvio dei lavori di risanamento, purtroppo, è stata rimandata per altri ulteriori interventi alla “rooming in” che ne ostacola l’inizio. Conclusa la visita e l’incontro le condizioni rilevate non sono state ritenute sufficienti e ciò ha spinto i carabinieri a compiere una diffida al diretto generale del Ruggi D’ Aragona di Salerno, da cui dipende l’Ospedale di Cava de’ Tirreni.
Purtroppo ogni ospedale in Italia ha questi disagi non fate che qualche manovra politica chiuda anche questo pronto soccorso i soldi invece di farli mangiare dalle autorità competenti dai politici che possono usufruire di strutture private spendeteli X i servizi dei cittadini grazie .