Contro il Frosinone l’arbitro Pasqua (originario di Nocera Inferiore) si è reso nuovamente protagonista infiammando il match e concedendo ancora una volta un rigore agli ospiti letteralmente inventato: l’intervento di Tuia su Ciofani era netto sul pallone per tutti i 12mila presenti all’Arechi, compresi i 22 in campo ma non per lui.
Indecente anche la legge della ‘compensazione’ vogliamo immaginarla così, sul gol dagli undici metri di Coda con un penalty concesso alla Salernitana alquanto generoso e dato a 5 minuti dal termine quando il risultato era inchiodato sullo 0-3. Al di là degli episodi e delle 2 espulsioni subite (giuste per Minala e Vitale) lascia perplessa la direzione di gara del fischietto di Tivoli nonostante la sconfitta con i ciociari sia stata più che meritata.
I PRECEDENTI. Con lui la Salernitana non ha mai vinto in campionato, conquistando il successo soltanto nel ritorno dei play out con il Lanciano nella passata stagione. Già nel primo precedente Pasqua combinò disastri: era la stagione 2010-11 quando diresse Gubbio-Salernitana gara che terminò con la sconfitta per 3-1 e con tante recriminazioni anche per l’espulsione di Montervino.
Un anno fa, oltre alla gara dei play out già citata, arbitrò Salernitana Perugia finita 1-1 e Como-Salernitana terminata con la sconfitta dei granata a causa di un rigore al 94’ molto dubbio concesso ai lariani. Quest’anno due gare e due ko: oltre alla sconfitta con la Spal i granata uscirono sconfitti dal Bentegodi di Verona per 2-0