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I granata provano a ripartire dopo il ko con il Frosinone

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Senza Minala e Vitale, col morale sotto i tacchi, ma comunque determinata a provarci la Salernitana si prepara per la trasferta di Carpi. Al Cabassi andrà in scena quello che, sulla carta, può ancora essere considerato uno scontro diretto in chiave play off. E’ chiaro che recuperare 4 punti di svantaggio in appena 3 giornate rappresenterebbe un’autentica impresa e che dopo la scoppola rimediata dal Frosinone non sarà affatto facile ripartire, ma la squadra di Bollini non deve mollare, per evitare poi di dover fare i conti con il rimpianto di ciò che poteva essere e non è stato.

Dopo le ramanzine di ieri ai due calciatori espulsi contro il Frosinone, oggi è iniziata in concreto la preparazione del prossimo impegno dal punto di vista tattico. Non essendoci un’alternativa naturale a Vitale in rosa (lacuna non colmata nel corso del mercato di riparazione) Bollini ha davanti a sé due possibilità: confermare il 4-3-3 impiegando Bittante (un destro) sull’out mancino, oppure rispolverare la difesa a tre (resterebbe da vedere poi se per attuare il 3-5-2 o il 3-4-3) ed affidando la fascia sinistra a Zito. La prima soluzione, all’insegna della continuità, dell’equilibrio, sembra quella più probabile. Davanti a Gomis, dunque, dovrebbero giocare Perico, uno tra Tuia e Schiavi, Bernardini e Bittante.

In mediana rientrerà Odjer, conferma in vista per Ronaldo, ballottaggio sul centrosinistra tra Zito e Della Rocca. Busellato non è ancora pronto e il suo rientro in gruppo dovrebbe essere ulteriormente rinviato. In avanti, invece, Coda è certo del posto, Rosina dovrebbe essere rilanciato dal primo minuto e il tridente dovrebbe essere completato da uno tra Sprocati ed Improta. Ma occhio anche a Joao Silva, perchè la fisicità del portoghese (magari a gara in corso) potrebbe fare comodo contro la difesa dei biancorossi. Donnarumma da esterno continua a sembrare un pesce fuor d’acqua, contro il Frosinone per lui le cose sono andate meglio paradossalmente dopo l’espulsione di Minala quando cioè Bollini lo ha riportato al centro, più vicino a Coda.

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