“La scelta di rinunciare ai fuochi di San Matteo 2016 – si legge – non è piaciuta alla maggior parte della popolazione. Tale valutazione, in favore di quella sobrietà e di quella ricercata essenzialità con cui si è inteso celebrare il Santo Patrono della città, non ha soddisfatto il “popolo” che, già da qualche giorno, sta chiedendo insistentemente di non far venire meno la tradizione dei fuochi alla mezzanotte del 21 settembre”.
“San Matteo, da sempre, ha avuto i fuochi di artificio. Non vi è Patrono in Italia che non riceva l’omaggio civile dei fuochi: solo a Salerno – continuano i due Consiglieri – dove ogni anno si spendono milioni di euro per le Luci d’Artista e per altre manifestazioni passando per i fuochi di Capodanno con la partecipazione di costosissimi cantanti, avviene questa mortificazione”.