Comunque, mari che bagnano approdi sicuri, come quello della permanenza in serie B. L’obiettivo minimo stagionale è stato raggiunto ma la squadra granata si è sfaldatra sul più bello ottenendo una vittoria nelle ultimi 5 partite vanificando quando di buono era stato fatto. Alle viste c’è una partita che per i granata, se non fosse un derby sarebbe una formalità.
Le cose sono decisamente diverse in Irpinia. L’Avellino è finito ai margini della zona rossa e rischia grosso se non fa risultato a Salerno. Ecco perchè Coda e soci non possono scendere in campo con la testa alle vacanze. C’è di mezzo l’onore e l’orgoglio di una tifoseria che sotto l’albero, alla vigilia di Natale, ha masticato amaro per una bruciante sconfitta.
Lo spettacolo dovrebbe essere assicurato davanti ad una cornice di pubblico importante che chiuderà le gare interne della Salernitana per questa stagione. Come si suol dire in curva: gli uomini passano, la Salernitana resta; ecco perché vanno già nel dimenticatoio le prestazioni mancate e gli addii prematuri di parecchi calciatori che sabato indosseranno per l’ultima volta la maglia granata
Tutti si aspettano altri gol di Coda fermo a 14 centri a 180 minuti dal termine ed in grado da solo di fare reparto. E poi Rosina che ha reso meno delle attese. Per non parlare di Donnarumma, Ronaldo, Tuia e tanti altri. Da chi ripartirà la Salernitana? Presto per dirlo. Ora l’attenzione di tutto deve essere concentrata solo sui 90 minuti di sabato perchè Salermnitana Avelllino non è una partita ma la partita