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Cava de’ Tirreni: Tari, le ragioni dell’aumento

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Adeguamento improcrastinabile alla normativa del Dpr 158/99 che prevede costi fissi e costi variabili e conseguente rimodulazione delle premialità, cronica carenza degli impianti regionali di smaltimento e conseguente aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti per il trasferimento fuori regione, nessun errore nel calcolo della bolletta, nessun costo aggiuntivo derivante dalla gestione del servizio di igiene urbana da parte della Metellia, né dall’acquisizione, dal 1 marzo 2017, del personale e dei servizi svolti dal Consorzio Rifiuti Salerno 1.

Queste le ragioni dell’aumento del 5 per cento medio della Tari e i chiarimenti su inesattezze e disinformazioni circolate in questi giorni nei quali stanno arrivando le bollette Tari ai cittadini cavesi, spiegate nella conferenza stampa che si è tenuta stamattina a Palazzo di Città, dal  Sindaco Vincenzo Servalli, l’assessore al bilancio, Adolfo Salsano, l’assessore all’ambiente, Nunzio Senatore, il funzionario responsabile dei tributi, Angelo Trapanese.

Il servizio di igiene urbana a cui i contribuenti hanno dovuto far fronte per il 100 per cento dei costi, con la Tari 2017, come previsto per legge, ammonta a circa 10milioni800mila euro.

Mentre non ha subito alcun aumento il costo delle Metellia Servizi che, per il 2017, prevede addirittura di aumentare alcuni servizi senza spese aggiuntive, è aumentato, invece, il costo dello smaltimento dei rifiuti che per la mancanza di impianti regionali, deve essere trasferito fuori regione e addirittura fuori nazione.

Da quest’anno, inoltre, la premialità derivante dai conferimenti all’isola pulita e al centro di raccolta, dei rifiuti differenziati nel corso del 2016, per l’adeguamento alla normativa vigente, non può essere più detratta integralmente dal totale della bolletta, ma solo nella misura massima del 30 per centro della parte dei costi variabili. In ogni caso hanno spiegato l’assessore Salsano e il funzionario Trapanese, quanto accumulato dai cittadini non viene perso ma accantonato e detratto dalle bollette successive.

“Mi scuso con i cittadini cavesi – ha esordito il Sindaco Servalli – ma a differenza dello scorso anno in cui siamo riusciti a far risparmiare mediamente il 4 per cento, l’aumento dei costi di conferimenti che non dipendono dalla nostra volontà o possibilità di gestione, ha comportato il rincaro a cui si aggiunge anche l’ulteriore disagio dovuto alla necessità improrogabile di correggere il meccanismo della premialità.

Quest’anno, però è stato un anno importante nel quale abbiamo realizzato il ritorno alla gestione unica della raccolta dei rifiuti in capo alla Metellia, a breve toglieremo tutti i cassonetti dell’umido dal centro della città e avvieremo una raccolta porta a porta spinta che coinvolge circa 6000 cittadini, come pure reintrodurremo per il momento in via sperimentale a S. Anna la raccolta con i cassonetti differenziati per tipologia di rifiuto e stiamo ragionando se sono possibili altre forme innovative di premialità.

Insomma, non stiamo certo fermi, ma riconfermo l’obbiettivo preciso che ci siamo posti di normalizzare e ridurre i costi complessivi dell’igiene urbana. Nessuno ha la bacchetta magica e non tutto dipende dalla nostra volontà e possibilità, dovendoci confrontare di anno in anno con i trasferimenti alle piattaforme, ma in questo settore il nostro impegno è massimo e quotidiano”.

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