Le Fiamme Gialle di Scafati hanno da subito verificato che il fucile rinvenuto, solitamente destinato ad uso caccia, calibro 16” a due canne, marca “Fias”, era stato modificato riducendo la lunghezza delle canne.
Il responsabile non è stato in grado di giustificare in alcun modo il possesso della “doppietta” e pertanto sono state avviate le ulteriori indagini, iniziando da quelle svolte sull’arma. La matricola, ancora presente e leggibile sul fucile, infatti, ha già consentito ai Finanzieri di ricostruire la provenienza dello stesso e di appurare che l’arma era stata oggetto di furto dieci anni prima nella vicina Angri.
Per il cittadino paganese, poco più che cinquantenne, l’Autorità Giudiziaria di Nocera Inferiore ha disposto l’arresto presso il proprio domicilio.
Il soggetto dovrà rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e di ricettazione oltre che dell’alterazione delle caratteristiche meccaniche e delle dimensioni dell’arma.
Il Sostituto Procuratore – Dott. Gianpaolo Nuzzo – ha inoltre disposto le indagini balistiche che saranno effettuate sull’arma, volte ad appurare se il fucile sequestrato sia stato utilizzato per compiere altri reati.
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