Se in Comune erano a conoscenza, come pare, della contrarietà della dirigenza azzurra a fare un giro simbolico sul parto del san Paolo, che senso ha avuto farli andare all’ impianto di Fuorigrotta e chiudergli in faccia le porte? Al contrario, è cosa nota a tutti, che la gestione infrasettimanale dello stadio San Paolo è di competenza del Comune e che sulla volontà espressa, di fare solo un simbolico giro sulla pista d’atletica, non poteva opporsi il club. In ogni caso, ancora una volta, siamo stati coperti di ridicolo da figuranti e macchiette varie. Come direbbe il grande massimo Troisi “non ci resta che piangere” e chiedere scusa ai campioni simbolo del rilancio di una intera città. A loro il giusto tributo ieri, oggi e domani”.