Ad attribuire ancora più valore all’exploit della Amodio è la composizione della commissione d’esame che ha valutato i candidati: spiccavano le presenze di un Maestro come Gino Fabbri; dello chef Felice Venanzi, di “Gruè”, Roma, fresco del titolo di “Pasticcere Emergente” attribuitogli dalla Guida “Pasticceri & Pasticcerie 2017” del Gambero Rosso; dello chef Lucca Cantarin, Pasticceria “Marisa”, ad Arsego di San Giorgio delle Pertiche (Padova), medaglia di bronzo alla Coupe du Monde de la Pâtisserie 2013; dello chef Giovanni Pina, Pasticceria “Pina”, di Trescore Balneario (Bergamo); del giornalista e critico enogastronomico Andrea Grignaffini.
Insieme a Elisa Amodio, la XXV edizione del Corso Superiore di Pasticceria promosso da ALMA ha visto diplomarsi 45 studenti, provenienti da tutt’Italia. Dopo un percorso formativo della durata di sette mesi, questi diplomati – 28 ragazze e 17 ragazzi – si possono ora fregiare dell’agognato titolo di Professionista di Pasticceria Italiana: un eccellente biglietto da visita per affrontare il futuro lavorativo.
Un concetto ribadito dal Presidente di ALMA Enzo Malanca: «Sono diversi i diplomati della XXV edizione del Corso Superiore di Pasticceria che hanno già ricevuto una proposta di lavoro: nel complesso, il livello occupazionale nei primi sei mesi dall’uscita della Scuola supera l’80%. Un dato che ci rende orgogliosi, perché la missione educativa di ALMA consiste nel formare professionisti e nel facilitarne l’effettivo ingresso nel mondo del lavoro».
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