Il presidente dei lupi, Walter Taccone, intervistato da Sport-Channel ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sull’imminente derby contro la Salernitana e sulla vicenda calcio-scommesse: “Sono contento di andare a Salerno a giocarmi una partita così importante. Ho letto alcune dichiarazione dei tifosi granata e voglio dire che mi hanno molto stupito in positivo, non c’è gente che a
uspica ad una guerra, alcuni non vorrebbero mandarci in Lega Pro perché la bellezza di queste partite è sempre impareggiabile, diciamo che ho visto in loro grande maturità e soprattutto sportività. Chiaramente le due squadre giocheranno col giusto piglio di un derby tra due formazioni rivali, in campo si scende sempre per vincere, ma sono convinto che il clima sarà sereno e i tifosi del calcio assisteranno ad una partita spettacolare sia in campo che sugli spalti. Noi ci salveremo oltre il segno meno in classifica, a fine campionato arriverà la sentenza di secondo grado che potrebbe rivedere qualcosa sui punti di penalizzazione, ai tifosi ripeto quanto dissi già diversi mesi fa, che abbiano fede di Taccone e dei nostri avvocati, l’Avellino non ha niente a che fare con tutta questa vicenda”. Sulla presenza di anticipi e posticipi anche alla penultima giornata del torneo dichiara: “Sono cose che mi lasciano perplesso, ho sollevato il problema, non nascondo che avevo trovato persino la disponibilità di altre società come la Virtus Entella ed il Novara, purtroppo il Trapani che giocherà il posticipo di giornata non ne ha voluto sapere e senza il consenso di tutte le squadre non si può fare nulla”. In ultima battuta conti sulle recenti indiscrezioni che lo vedevano prossimo acquirente della Cavese e/o dell’Agropoli: “Si è scritto anche troppo di questo, con l’Agropoli c’è semplicemente una grande amicizia con la società. Per quanto riguarda la Cavese, la ritengo una squadra che merita rispetto, so che con la nostra tifoseria c’è simpatia ed amicizia, non escludo che gli aquilotti possano in futuro diventare una squadra satellite dell’Avellino, ma sono stato a Cava de’ Tirreni per valutare eventualmente di andare via da Avellino, come struttura s’intende, nel caso in cui la squadra abbia necessità di spostarsi in un altro campo. Sono situazioni che non dipendono da me, conoscete ormai il contenzioso con il Comune e francamente alla lunga ciò mi ha un po’ stancato”.