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Deriso su Fb perché si sente donna, 14enne minaccia suicidio

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Umberto 14enne di Eboli si sente donna e si veste come tale: non vive con sofferenza la sua condizione, la famiglia lo supporta, ha tanti amici, ma evidentemente non è così per tutti e, sui social viene deriso, tanto che alla fine, preso dallo sconforto, in un post ha espresso la volontà di farla finita.

A raccontare la sua storia, fatta di disagio ma anche di coraggio, ci ha pensato, con un video su Facebook, Rebecca De Pasquale, trans ebolitano ed ex ospite del Grande Fratello. La notizia é divenuta virale e anche i carabinieri sono intervenuti per comprendere cosa sia realmente successo.

Ad oggi non è stata aperta nessuna indagine, né vi sono denunce. Qualche tempo fa un ragazzo, sempre sui social, avrebbe deriso Umberto, prima di cancellare il post e scusarsi. Lui, angosciato anche da occhiate strane e commenti irriguardosi di parte della sua comunità, avrebbe lamentato il suo malessere, sempre sui social, e, con un post, espresso la volontà di suicidarsi.

Segue la vicenda anche il sindaco di Eboli Cariello

Sta seguendo la vicenda anche il sindaco di Eboli, Massimo  Cariello che lo ha definito ‘di una gravita’ assoluta e merita  l’intervento dell’amministrazione comunale, perche’ certi atti di bullismo e simili episodi discriminatori vanno condannati  sempre. A Umberto, alla sua mamma, alla famiglia la vicinanza  mia e della Citta’ di Eboli, comunita’ formata anche da tantissima  gente perbene che a Umberto non fara’ mai mancare il proprio  sostegno’.

Il primo cittadino ci tiene pero’ a sottolineare che ‘gli  episodi non sono avvenuti a scuola la quale, anzi, e’ una realta’  di eccellenza. Il liceo in questione – ha aggiunto – segue con
attenzione i suoi alunni ed e’ molto attento proprio su questo  argomento. In ogni caso la situazione va seguita con estrema  delicatezza e attenzione.

Non importa quanti episodi si siano  verificati in danno ad Umberto. Anche se fosse accaduto una sola  volta, andrebbe condannato. Le cronache ci hanno gia’ fatto  conoscere quanto il web possa essere brutale e quali potrebbero  essere le irreversibili conseguenze delle parole mal usate’.

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