“Ci auspicavamo che il decreto numero 50 del 2017 potesse essere una buona occasione per mettere province e città metropolitane nelle condizioni di poter finanziare i servizi fondamentali dopo i numerosi tagli che si sono susseguiti negli ultimi anni, visto anche l’esito dell’ultimo referendum costituzionale, il governo con lo stanziamento dei 110 milioni di euro a fronte dei 650 milioni necessari, sta ulteriormente decretando, ciò che è già accaduto in Campania, presso la Provincia di Caserta dove i lavoratori non percepiscono lo stipendio, il protrarsi di situazioni insostenibili sul versante del mantenimento dei servizi ovvero la impossibilità di evitare il dissesto degli Enti”.
Per tale ragione, la Uil Fpl provinciale, nel condividere le motivazioni che hanno imposto unitariamente alle segreterie nazionali di Uil e Cisl la necessità di dichiarare lo stato di agitazione, invitando i territori ad attivare ogni forma di lotta a sostegno della vertenza, ha ritenuto necessario riprendere un’azione di pressione nei confronti di tutte le istituzioni e dei gruppi parlamentari per incrementare le cifre stanziate, dare garanzia di servizi ma soprattutto per dare dignità ai lavoratori della provincia, massacrati da diffamazione mediatica, così come tutto il pubblico impiego.
L’assemblea di tutto il personale della provincia di Salerno ha l’obiettivo di modificare il testo, in modo particolare, in merito alle necessarie garanzie sul mantenimento dei servizi ed a modificare l’ammontare delle risorse stanziate .
“La profonda difficoltà finanziaria in cui versa la nostra Provincia sta determinando una situazione di estrema criticità nell’erogazione dei servizi da essa offerti cui si aggiungono le condizioni di notevole precarietà, che sta vivendo il personale impiegato in tali servizi, penalizzato pesantemente, anche da un punto di vista salariale, dalla scure di tagli succedutisi negli ultimi anni”, ha spiegato Giuseppe Russo, sindacalista della Uil Fpl Salerno. “Il decreto numero 50 del 2017 in termini di finanziamenti non dà le risposte necessarie al funzionamento degli enti nonostante siano stati certificate in 650 milioni le risorse necessarie a copertura degli squilibri di bilancio”.
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