All’inaugurazione in via Torrione c’era tanta gente per questo nuovo locale che si appresta a diventare un punto di riferimento nella ristorazione salernitana.
Lo chef Pietro Rispoli è la garanzia per una cucina ad alto livello e di grande creatività. Un nome, ‘L’isola che non c’è’, che ricorda la fiaba di Peter Pan , un mondo parallelo e dunque la voglia di dare vita ad una proposta nuova nel campo ristorativo a Salerno.
Una cinquantina i posti a sedere ed un menù con piatti tipici della tradizione salernitana ma non solo. L’idea di base è riuscire a proporre una cucina d’autore con prezzi competitivi. “Vogliamo proporre la qualità dei piatti di Rispoli rendendoli accessibili a tutti” – spiega Enzo Bove
Per poter assaggiare la cucina dell’Isola che non c’è bisognerà attendere giovedì 18 maggo il giorno ufficiale dell’apertura. Tra le specialità gli spaghetti al ragù di alici e pesto amalfitano con bucce di limone.
Ottima iniziativa… Salerno ha già diversi ristoranti di ottimo livello a prezzi accessibili… più ce ne sono meglio è… ma visti gli “avventori” non riesco a capire, ad eccezione dei giocatori, se è un ristorante o la sede del PD salernitano ??? Non mi piacciono le cose troppo politicizzate ed ostentate in questo… la qualità del locale si dovrà dimostrare in altro modo… e credo che lo chef Rispoli ne sia capacissimo… Comunque in bocca al lupo e a presto ci farò una visita per dare un giudizio personale sulla cucina e l’ambiente.
Ho seguito il servizio fatto da Telecolore sull’inaugurazione del locale, di certo il commento dell’ex Sindaco Mario Di Biase è stato abbastanza offensivo.
Per Dire ” A Salerno non ci sono ristoranti dove mangiare bene”, mi fa intuire che lui li abbia provati tutti e che sia un esperto della tradizione culinaria salernitana, ma non credo sia cosi. Lui faccia il politico e le costatazioni culinarie lasciamole a chi davvero se ne intende.
Considerando il livello giudiziario dei rappresentanti, non era difficile trovare il nome. Alcatraz 2.0.
Spero che almeno si mangi discretamente, e non come la media dei ristoranti salernitani, che è molto molto bassa.
Effettivamente…. la Truffa che non c’era.
La battuta viene facile in presenza dei soliti non incensurati “imprenditori”
Salernitani.
Partiranno con tutte le buone intenzioni, tempo i mesi estivi e, data l’affluenza dei poveri sfravicati salernitani che squattrinati si sentiranno legittimati a fare tendenza, poi si attesteranno ai prezzo di mercato.
Comunque bravi, anche se a questi non interessa nulla della ristorazione-gourmet e dei prezzi competitivi , faranno una barca di soldi i primi due-tre mesi. Poi chiuderanno e si faranno venire un’altra idea per grattare altri soldi con un’altra genialità delle loro.
Fin quando ci saranno poveri turzi che glieli vanno a portare per mangiare piatti da mensa aziendale ma con il nome altisonante…. ben venga