Stamani, presso la Corte d’Assise del Tribunale di Salerno, nel corso della seconda udienza, dopo quella di venerdì scorso,il Pubblico Ministero Cristina Giusti, preso atto dell’insostenibilità dell’accusa inizialmente ipotizzata nei confronti di Enza Dipino.
Dopo che il presidente Massimo Palumbo ha escluso in maniera definitiva l’ipotesi che la vittima sia stata sedata con Benziodiazepine prima di essere ammazzata a causa, così come documentato dai legali della Dipino Marcello Giani e Stefania Forlani, il pm è stato costretto a modificare il capo di imputazione ipotizzando il concorso in omicidio volontario con Giuseppe Lima (entrambi si trovano in stato di detenzione nella casa circondariale di Fuorni), determinato da un arresto cardiaco derivato in maniera riflessogena dalla compressione del cricoide.
Ipotesi,questa, diametralmente opposta a quella originaria. Il processo è stato rinviato al 12 giugno su richiesta della difesa che sta ribaltando il caso.
Fonte Il Vescovado