Ancora 90 minuti e si tireranno le somme su quel che è stato e poteva essere con un pizzico di cattiveria agonistica in più e di lungimiranza da parte della proprietà.
Per uno strano scherzo del destino e per via di un campionato men che mediocre la Salernitana, ufficialmente, sarebbe ancora in corsa per i play off a patto che perdano Spezia, Novara e Frosinone e che i granata vincano a Perugia.
Più facile a dirsi che a farsi. Ufficiosamente è tempo di pensare alla grande occasione sprecata in questa stagione, alla possibilità non solo di andarsi a giocare i play off ma anche di vincerli. Il prossimo anno sarà durissimo e il modello Spal deve far riflettere sia in termini di proposte progettuali che di introiti al botteghino. In A non si va, purtroppo con il pubblico e gli incassi altrimenti Salerno avrebbe da anni un posto d’onore nella massima serie. In Serie A si va con una parola chiave determinante: programmazione.
I primi 6 anni del duo Lotito – Mezzaroma vanno in archivio con promozioni dalla D alla B e due stagioni tra i cadetti. Il prossimo anno, però, bisogna mettere sul tavolo le ambizioni di una società solida che può e deve puntare al grande salto. Lo hanno chiesto espressamente i tifosi con uno striscione srotolato durante il derby. Non c’erano in tribuna Lotito e Mezzaroma ma il messaggio sarà arrivato forte e chiaro.
Ora tocca ai due patron disegnare gli scenari a cominciare da ciò che accadrà se Lotito dovesse sedersi sulla poltrona più alta della Lega di B. Altro nodo da sciogliere e non di poco conto quello legato alla Multiprorietà.
Lotito e Mezzaroma hanno sempre detto che quando si presenterà la circostanza troveranno la soluzione su cui – dicono – hanno sempre ragionato. Sarebbe interessante che questa soluzione venisse in qualche modo resa pubblica per togliere alibi e cattivi pensieri e saper, fin da agosto se ci sono o meno possibilità di recitare, nella prossima stagione un ruolo di primo piano e non da attori non protagonisti. Questo ruolo, ormai, ai tifosi granata non sta più bene.