Perché ritroverebbe, in quel luogo, il muro che, da decenni, chiude il vecchio stabilimento dei “Fonditori di Salerno”.
Da quanto tempo? E chi se lo ricorda!
Era lì quando la frazione di Coperchia, da raggiungere passando per via dei Casali, era nota più per la commedia di De Filippo (“A Coperchia è caduta una stella”, anno 1933) che per la sua ubicazione.
Era li dopo la guerra, quando a Pellezzano, da raggiungere passando per via dei Casali, si andava con il carrettino, la Vespa, la Lambretta e, poi, con le prime 500 Fiat.
Era li ai tempi del terremoto ‘80, quando le nuove costruzioni nella valle dell’Irno alimentarono il deflusso della popolazione verso quei Comuni, e relative frazioni, facendo crescere il fenomeno del pendolarismo verso la Città.
Ed è li, ancora oggi, nonostante sia causa di una strettoia, in prossimità di una curva a gomito, e sia quindi divenuto fonte di pericolo per il traffico pedonale e veicolare, quest’ultimo cresciuto a dismisura proprio a causa del pendolarismo.
E’ li, quale storica testimonianza del passato.
E pensare che, nel frattempo, è stato abbattuto il muro di Berlino!
Eppure, nell’anno 2007 (!), con grande esaltazione, era stata diffusa la notizia del rilascio di un Permesso di Costruire, nell’area ex Fonditori, relativo ad un avveniristico progetto predisposto da un celebre architetto che prevedeva, tra l’altro, l’abbattimento del muro, l’ampliamento della strada e, ancora, la realizzazione di parcheggi nell’area sottostante delimitata dal tracciato della nuova Lungo-Irno.
Purtroppo, a distanza di 9 (nove) anni, la situazione dei luoghi non è mutata.
Ci interessa che il muro venga abbattuto e che sia finalmente allargata la sede stradale poiché questo è l’interesse dei cittadini che in quel luogo vivono, proprio a ridosso del curvone, rischiando la vita ogni volta che escono da casa.
Ed è l’interesse di coloro che transitano con le auto, pregando il loro Dio di non trovare un autobus ad ostruire la strada.
Perché non si ordina l’esecuzione dei lavori?
Noi riteniamo che, allorquando il rilascio di un Permesso di Costruire preveda anche opere di urbanizzazione, le Autorità preposte debbano disporre la realizzazione di tali opere in via assolutamente prioritaria, quale riconoscimento del prevalente interesse della collettività rispetto alle pur comprensibili esigenze di carattere privato.
La gestione della cosa pubblica non può consentire di mortificare i diritti e le aspettative della comunità con riferimento ad opere che le stesse Autorità concedenti dispongono di eseguire in suo favore riconoscendone l’utilità o la necessità pubblica.
Perché il potere amministrativo, concesso attraverso la delega del voto popolare, deve essere esercitato nell’interesse preminente della Città, interpretandone i bisogni e le aspettative.
Deve essere prova dell’attenzione per il territorio e dell’amore verso i suoi residenti.
Noi chiediamo, quindi, che sia disposto l’immediato abbattimento del muro di via dei Casali per dare a quell’area la dignità e la vivibilità che merita.
E per migliorare la qualità della vita di chi ci abita.
Questa Città ha bisogno di essere amata.
Associazione “Io Salerno” – Officina di Pensiero