Sono in corso accertamenti a 360 gradi: dalla manutenzione, alle infltrazioni d’acqua e per finire ai lavori di Porta Ovest, ipotesi quest’ultima inizialmente tenuta defilata ma che per gli inquirenti è da tenere in considerazione come le altre due piste.
A darne notizia il quotidiano Metropolis oggi in edicola. L’ipotesi di reato, al momento contro ignoti formulata dalla Procura, è di crollo colposo. Nel frattempo l’Anas aveva avviato verifche che nella giornata dello stesso 10 maggio hanno permesso di riaprire al traffico veicolare via Moscati, rimasta chiusa per qualche ora.
Ed è proprio la verifca della società autostrade che avrebbe fatto escludere un problema di scarsa manutenzione del ponte autostradale che collega la Napoli Salerno con la Salerno-reggio Calabria. La caduta di calcinacci è avvenuta intorno alle 6.30 del 10 maggio scorso, quando alcuni residenti avevano segnalato la caduta di piccoli massi dal viadotto all’altezza del distributore di benzina. Immediato era stato l’intervento di vigili del fuoco e dei carabinieri del nucleo radiomobile. Era stato bloccatto l’accesso al tratto di strada con il conseguente caos che si era riverberato su tutta la parte alta della città. Alcuni pullman della Sita erano stati costretti a percorrere l’autostrada per Roma via Caserta per raggiungere Napoli. La relazione delle forze dell’ordine era fnita in Procura.