All’incontro, moderato dal prof. Giuseppe Acocella, interverrà il curatore dell’Epistolario don Francesco Motto. “Forse non tutti sanno che don Bosco, il noto educatore ottocentesco proclamato santo nel 1934, ha scritto oltre 10.000 lettere – spiega don Francesco Motto, che ha lavorato per anni alla cura critica del corpus di missive del santo – un numero impressionante, considerata la mole di lavoro che aveva come sacerdote, scrittore, educatore di centinaia di giovani, fondatore con i suoi “figli” Salesiani e le sue “Figlie di Maria Ausiliatrice” di decine di istituti educativi in Italia, Francia, Spagna, Sud America, Patagonia in particolare”.
Ora Francesco Motto nel lasso di circa 30 anni (1987-2017) è riuscito nell’autentica impresa di scovarne personalmente la metà (quelle non andate perse) in centinaia di località europee ed extraeuropee, andando da una parte all’altra del mondo, ovunque erano finite le missive di don Bosco. Don Motto – che è socio fondatore e membro della Presidenza del Coordinamento Storici Religiosi, con sede in Roma – le ha recuperate nelle diverse forme possibili (in originale, copia, fotocopia, fotografia, scannerizzazione) ne ha ora curata l’edizione critica in sette voluminosi tomi (l’ottavo e terzultimo è in stampa) all’interno della collana Fonti dell’Istituto Storico Salesiano di Roma.
La massa imponente delle lettere – oltre 1500 le inedite – e la ricchezza di tutte le informazioni storico-linguistiche che le correda, fanno sì che si debbano ritoccare, ed anche riscrivere molte biografie di don Bosco, nonché saggi ed interpretazioni del personaggio, del suo metodo educativo, della sua spiritualità, grazie anche alle moderne possibilità offerte dalla digitalizzazione dei testi.
Interessante sottolineare come nell’ultimo volume, il decimo, previsto nei prossimi anni, verranno aggiunte anche le due lettere autografe che don Bosco scrisse per Salerno, nello specifico per la comunità parrocchiale della chiesa di Santa Lucia. Negli ultimi anni della sua vita, infatti, don Bosco ebbe contatti con l’allora parroco, don Scaramella, che voleva un oratorio salesiano a Salerno. Nella centralissima chiesa salernitana di via Roma, si conservano ancora oggi due lettere autografe di San Giovanni Bosco ed una sua reliquia ex oxibus.
Nei volumi dell’epistolario che verranno presentati a Salerno c’è un pezzo inedito della storia d’Italia, pagine che affrontano i temi del lavoro, dell’emigrazione oltreoceano, sul conflitto Stato-Chiesa, sulla risposta cattolica alla secolarismo dilagante, sull’educazione popolare e giovanile, sulla scuola e sul tempo libero educativo, sul passaggio dal dialetto parlato alla lingua italiana scritta. L’opera è stata donata anche a Papa Francesco.
Don Francesco Motto (1947), sacerdote salesiano, laureato in Lettere e Storia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e abilitato all’insegnamento di lettere e scienze umane-storia nelle scuole secondarie, ha ottenuto il dottorato presso la pontificia Università Urbaniana di Roma. Docente invitato presso la facoltà di teologia dell’Università salesiana, nel 1982 è stato fra i soci fondatore dell’Istituto Storico Salesiano di Roma, di cui fu nominato segretario di coordinamento fino al 1992, allorché ne divenne Direttore, carica che ha conservato fino al 2012.
Direttore per 20 anni della rivista semestrale di storia sociale e religiosa “Ricerche Storiche Salesiane”, ha pubblicato in essa numerosissimi saggi nei tre settori: “Fonti per la storia salesiana”, “studi” e “bibliografie”. Ha al suo attivo vari volumi di storia, pedagogia e spiritualità salesiana, editi per lo più dall’editrice universitaria LAS di Roma e dalla LDC di Torino. Ha collaborato a riviste di storia e dizionari.
Alcuni suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue. Ha in corso la pubblicazione dell’edizione critica integrale dell’epistolario di don Bosco, un’opera in 10 grossi volumi per complessive 6.000 pagine. Socio fondatore e attuale presidente dell’ACSSA (Associazione Cultori di Storia Salesiana) in tale ambito ha organizzato e coordinato Convegni continentali e Congressi internazionali, con relativa pubblicazione di Atti. È socio fondatore e membro della Presidenza del Coordinamento Storici Religiosi, con sede in Roma.
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