Quello fu il gol che decise il confronto tra umbri e campani. E Fabiani annotò sul suo taccuino il nome di Sprocati, che sarebbe tornato d’attualità tempo dopo. Il Perugia lo lasciò andare nonostante una discreta annata e Sprocati fu costretto a ripartire, ma né a Crotone né a Vercelli le cose sono andate come si aspettava. Il monzese lontano da casa, a Salerno, con un tecnico (Bollini) che gli ha dato fiducia, ha trovato ora una sua dimensione, ma ha ancora tanto da lavorare per diventare un “big”.
Della Rocca, invece, a Perugia ha giocato per due stagioni: la prima in Lega Pro, nel 2009/2010 (segnò il suo primo gol tra i professionisti proprio all’esordio in maglia biancorossa contro la Cremonese), quando a causa degli infortuni non riuscì a lasciare il segno, e la seconda nel 2015/2016. Giunto in cerca di riscatto dal Palermo, Della Rocca firmò un annuale deciso a rilanciarsi.
Nonostante le 37 presenze e il buon rendimento offerto, la società umbra decise di non riconfermarlo. E la Salernitana bruciò la concorrenza per assicurarsi le sue prestazioni. Nonostante qualche problema fisico di troppo, Della Rocca ha dimostrato di poter dire la sua in Serie B in maglia granata sia come interno di sinistra che come centrocampista centrale. Sia Sprocati che Della Rocca, dunque, avranno più di un valido motivo per fare bene stasera al Curi.
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