Abbiamo fatto meglio dell’anno scorso, in una stagione difficile con l’infortunio di Milik e l’impegno in Champions”. Questo il bilancio di Maurizio Sarri dopo il successo sulla Fiorentina, in cui il Napoli ha stabilito il nuovo primato del club di punti fatti.
Sarri ha ricevuto a fine gara la standing ovation dei 50.000 del San Paolo che hanno a lungo scandito il suo nome: “L’abbraccio finale dei tifosi a questa squadra – spiega il tecnico azzurro – testimonia quanto si siano divertiti durante la stagione. Siamo sempre in miglioramento e per questo motivo il sogno che abbiamo dobbiamo continuare a coltivarlo, ma il sogno è nostro: non deve essere la critica a imporcelo.
Il prossimo anno abbiamo tutta l’intenzione di migliorare una stagione già straordinaria e se ci riusciremo sarà bellissimo”, ha concluso il tecnico toscano, parlando dell’obiettivo scudetto per la prossima stagione.
Ultimo passaggio su Mertens, apparso platealmente deluso al momento del cambio visto che è impegnato a inseguire Dzeko in classifica marcatori: “Non mi avevano aggiornato – spiega Sarri – sui gol di Dzeko, ma al di là di questo non posso anteporre gli obiettivi personali a quelli della squadra. E mi sembrava anche giusto far fare qualche minuto a Pavoletti.” Paolo Sousa non cerca scuse e si accoda alla fila degli estimatori azzurri: “Il Napoli – spiega il tecnico portoghese che a fine gara è andato personalmente a fare i complimenti a Sarri – ha giocato meglio, mi piace tanto, è una delle migliori che abbia mai affrontato da allenatore.
A noi stasera è mancata in avvio intensità, pressione alta. Poi abbiamo sofferto su un corner e abbiamo preso un gol su una transizione che poteva essere fallo. Nella ripresa abbiamo cercato di dare velocità e ampiezza ma abbiamo lasciato spazio al Napoli”. E sul suo futuro, Sousa glissa con stile: “In questo momento sono concentrato sul chiudere bene queste partite: spero di continuare a lavorare nel calcio e fare l’allenatore, che è il lavoro che mi piace e sono fortunato a farlo”.