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Terrore ‘Blue Whale’ a Sarno, ragazzino tenta di lanciarsi nel vuoto

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Un ragazzino di undici anni avrebbe tentato di arrivare sul tetto del teatro “De Lise” in piazza “Cinque Maggio”  e stava per lanciarsi di sotto quando è stato bloccato da alcuni coetanei.

Dopo il tentativo di mettere in atto il folle gesto il ragazzino sarebbe ritornato di corsa a casa. E’ accaduto ieri intorno alle 21 in quello che doveva essere un tranquillo sabato sera nella cittadina di Sarno.

Sconvolti i racconti dei presenti che hanno immediatamente parlato del terribile game della morte che viaggia sul web. Qualcuno ha ipotizzato si possa essere invece trattato di una semplice ragazzata.

La notizia, però, ha subito fatto il giro della città e tanti genitori si sono precipitati in piazza. “Blue Whale” è il mortale gioco della balena blu che arriva dalla Russia e che in 50 giorni, attraverso tappe di orrore ed incubo, conduce i giovanissimi al suicidio con un lancio nel vuoto.

Successivamente il caso è rientrato e la vicenda è stata smentita dalla famiglia dell’11enne. “Non ha mai preso parte a quel gioco e non è mai salito sul tetto del teatro.”

Ma intanto pare che il ragazzo avesse diffuso nei giorni scorsi, la notizia di aver preso parte al gioco, probabilmente per attirare su di se l’attenzione degli amichetti più grandi. Fatto questo che avrebbe portato ai timori di chi alcune notti fa, lo ha visto aggirarsi per strada e ha lanciato l’allarme.

Sul quotidiano Il Mattino un familiare spiega: «È piccolo – spiega il familiare che ha raccontato il retroscena di quanto accaduto – e a quell’età ci si attacca a tutto per attirare l’attenzione soprattutto delle ragazzine.

Il bambino ha soltanto fatto credere di aver iniziato un gioco che in realtà non ha mai iniziato. Poi, ieri sera in piazza, resosi conto di quel che stava creando, è scappato per paura delle conseguenze. Non ha provato a salire sul teatro, forse gli altri ragazzi hanno visto delle ombre sull’edificio ed hanno pensato fosse lui con l’intento di buttarsi.

Quando si è creato il caos, si è spaventato, si è allontanato dalla folla accompagnato da un amico che ha tentato di proteggerlo da quello che stava succedendo intorno. Purtroppo, hanno pensato bene di allontanarsi con tanto di telefono scarico e questo ha fatto sì che per un po’ di tempo fosse irrintracciabile. Noi ne abbiamo parlato, abbiamo controllato anche il suo cellulare e non vi è traccia che faccia pensare a questo gioco. Lui stesso ha condannato quel game, cosciente della pericolosità dello stesso. Sta già subendo la giusta punizione per questa bravata».

 

 

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